darksoul98
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Concetti Chiave

  • Lo sviluppo economico capitalistico crea posti di lavoro ma può anche generare disoccupazione a causa dello squilibrio tra offerta e domanda di lavoro.
  • La teoria liberista attribuisce la disoccupazione all'eccesso salariale, sostenendo che salari più bassi potrebbero incentivare l'assunzione di manodopera.
  • Secondo gli economisti keynesiani, la disoccupazione è legata al ciclo economico e si può ridurre aumentando la domanda globale di merci.
  • La disoccupazione tecnologica deriva dall'innovazione che riduce il bisogno di lavoro umano sostituendolo con macchine.
  • Per contrastare la disoccupazione tecnologica, sono necessarie misure strutturali come la creazione di nuovi settori lavorativi e la riduzione del tempo di lavoro individuale.

Indice

  1. Il paradosso del capitalismo
  2. Teorie economiche sulla disoccupazione
  3. Soluzioni alla disoccupazione tecnologica

Il paradosso del capitalismo

Lo sviluppo economico capitalistico comporta, attraverso gli investimenti e l' accumulazione, la creazione continua di posti di lavoro. Al tempo stesso, però, è proprio e soltanto in un sistema di mercato capitalistico che può comparire il fenomeno della disoccupazione. L'esistenza di disoccupazione indica una situazione di squilibrio sul mercato del lavoro tra coloro che cercano un'occupazione (offerta) e la disponibilità di posti (domanda) nelle imprese.

Teorie economiche sulla disoccupazione

Perché si verifica questo squilibrio? Per quanto riguarda le cause, esistono diverse spiegazioni. Gli economisti liberisti hanno sviluppato la teoria della disoccupazione da eccesso salariale. Secondo questa teoria, non esiste mercato nel quale l'offerta, qualunque essa sia, non possa essere venduta a patto di diminuirne adeguatamente il prezzo.

Anche sul mercato del lavoro, quindi, la domanda di manodopera che proviene dalle imprese varia inversamente alle variazioni del salario (o meglio, del costo del lavoro), poiché le imprese tendono a sostituire il lavoro diventato più caro con macchine: solo un basso livello salariale incentiverebbe le imprese ad assumere la manodopera eccedente. Sarebbe così l'esistenza delle organizzazioni sindacali a creare il disequilibrio: i sindacati sviluppano un potere monopolistico sul mercato del lavoro e impongono un salario contrattuale superiore a quello "di equilibrio'. Secondo gli economisti keynesiani la disoccupazione è, invece, legata al ciclo economico e dipende dal grado di utilizzazione della capacità produttiva esistente deciso dalle imprese. Questa decisione a sua volta dipende dal livello globale della domanda di merci. Si tratta allora di incrementare questa domanda (con la spesa pubblica e stimolando gli investimenti) e non di ridurre i salari: quest'ultima terapia sarebbe anzi controproducente, perché minori salari significano anche minore domanda di beni di consumo e aggravamento della recessione. Questa interpretazione si basa sulla teoria della disoccupazione da domanda.

Soluzioni alla disoccupazione tecnologica

La disoccupazione è detta invece tecnologica se è il risultato di innovazioni che riducono il fabbisogno di lavoro, ed espellono i lavoratori dai processi produttivi per sostituirli con macchine. In queste condizioni (che sono oggi dominanti in molti paesi avanzati), sostenere la domanda può non essere sufficiente. Sono cioè necessarie terapie più strutturali: la creazione di posti di lavoro in nuovi settori e/o la redistribuzione del lavoro, per esempio attraverso una riduzione del tempo di lavoro individuale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la causa principale della disoccupazione secondo gli economisti liberisti?
  2. Gli economisti liberisti attribuiscono la disoccupazione all'eccesso salariale, sostenendo che i salari troppo alti, imposti dai sindacati, creano un disequilibrio nel mercato del lavoro.

  3. Come spiegano gli economisti keynesiani la disoccupazione?
  4. Gli economisti keynesiani collegano la disoccupazione al ciclo economico e alla domanda globale di merci, suggerendo che l'incremento della domanda attraverso la spesa pubblica e gli investimenti possa ridurre la disoccupazione.

  5. Cosa si intende per disoccupazione tecnologica e quali soluzioni sono proposte?
  6. La disoccupazione tecnologica è causata dall'innovazione che sostituisce il lavoro umano con le macchine. Le soluzioni proposte includono la creazione di posti di lavoro in nuovi settori e la redistribuzione del lavoro, come la riduzione dell'orario di lavoro individuale.

Domande e risposte

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