Concetti Chiave
- La struttura produttiva è dinamica, dipendente dalla capacità di innovazione e imitazione delle imprese.
- Il settore dei servizi sta superando quello industriale, con l'agricoltura quasi scomparsa nei paesi sviluppati.
- L'aumento di produttività porta a un incremento del reddito procapite e dei consumi.
- I consumi crescono non solo in volume ma anche in varietà, stimolati da nuovi prodotti e competizione.
- La produttività crescente riduce il lavoro necessario, aumentando tempo libero e ritardando l'ingresso nel mercato del lavoro.
Le conseguenze dello sviluppo economico
I frutti dello sviluppo economico capitalistico sono sotto i nostri occhi:
1. la struttura produttiva è in continuo mutamento: la crescita o la decadenza delle singole imprese (o di interi settori economici) è legata alla loro capacità di innovare e imitare;
2. la struttura occupazionale si modifica di conseguenza: il lavoro agricolo è quasi scomparso nei paesi più sviluppati, mentre il lavoro industriale, un tempo dominante, lascia sempre più spazio alle attività di servizio;
3.
4. questo incremento dei consumi si traduce non solo e non tanto in un aumento del volume di beni, quanto anche nella possibilità di soddisfacimento di bisogni secondari, che sono
a loro volta stimolati dall’offerta di nuovi prodotti e dalla competizione tra le imprese per mezzo della differenziazione dei beni;
5. la crescente produttività consente un risparmio di lavoro nelle singole produzioni, che in parte viene riassorbito dallo sviluppo di altri settori e in parte si traduce, con l’andare del tempo, in una riduzione dell’attività lavorativa: si riducono gli orari settimanali, aumentano le ferie annuali, si sposta in avanti l’età di ingresso nel mercato del lavoro.
Il processo di sviluppo del capitalismo non è quindi privo di ombre e contraddizioni.
Decollo industriale è l’espressione usata per indicare la fase di sviluppo economico in cui il reddito comincia ad aumentare velocemente e l’industria diventa trainante.