Concetti Chiave
- La ditta è il nome usato dall'imprenditore per la sua attività, con varianti come ragione sociale e denominazione sociale a seconda del tipo di impresa.
- L'insegna identifica i locali dell'azienda e può essere nominativa, figurativa o mista, con requisiti di liceità e novità che garantiscono l'esclusività d'uso.
- Il marchio distingue i prodotti dell'azienda, con requisiti di originalità e protezione legale se registrato, inclusi diritti di esclusività e risarcimenti in caso di contraffazione.
- Il marchio può essere trasferito o concesso in licenza e può perdersi per non utilizzo, scadenza della registrazione, trasferimento o volgarizzazione.
- Gli elementi di ditta, insegna e marchio servono a definire l'identità e l'unicità dell'impresa e dei suoi prodotti sul mercato.
Indice
Tipi di nomi per imprenditori
Nome sotto il quale l’imprenditore svolge la sua attività:
- Ditta, per imprese individuali;
- Ragione sociale, per società di persone;
- Denominazione sociale, per società di capitali.
Requisiti essenziali:
- Verità, deve contenere il cognome o la sigla dell’imprenditore;
- Novità, non deve essere uguale a uno di un’altra azienda operante nel mercato;
- Liceità, deve essere lecita e conforme alla legge.
Uso esclusivo e trasferimento della ditta
L’imprenditore ha diritto all’uso esclusivo della ditta prescelta.
Non può essere trasferita separatamente dall’azienda.L’insegna serve per individuare i locali nei quali si trova l’azienda.
Può essere:
- Nominativa, costituita da parole;
- Figurativa, costituita da disegni e figure;
- Mista, costituita sia da parole che da figure.
Requisiti e priorità dell'insegna
La priorità d’uso dell’insegna comporta l’esclusività d’uso (si ottiene con l’utilizzo e non con iscrizione nel registro delle imprese). I requisiti essenziali sono la liceità e la novità.
Contraddistingue il prodotto dell’azienda dagli altri e può coincidere con la ditta.
Oltre ai requisiti essenziali della ditta ha anche l’originalità (= diversità rispetto all’accezione generica del prodotto).
- In base alla natura dell’attività: marchio di fabbrica o marchio di commercio;
- In base al numero di marchi utilizzati: marchio generale o marchi speciali;
- In base alla capacità distintiva: marchio forte o marchio debole.
Diritti e trasferimento del marchio
Il marchio registrato dà diritto all’uso esclusivo su tutto il territorio; altrimenti si ha solo la tutela del preuso. In caso di contraffazione il titolare del marchio ha diritto al risarcimento del danno.
Il marchio può essere trasferito a titolo originale con la cessione o concesso in godimento temporaneo con la licenza.
Perdita del marchio
Il marchio si può perdere per:
- Trasferimento ad un altro imprenditore;
- Scadenza della registrazione;
- Il non uso per cinque anni consecutivi;
- La rinuncia da parte dell’avente diritto;
- La volgarizzazione, quando il prodotto diventa così popolare e diffuso che il suo marchio diviene l’accezione generica del prodotto: es. aspirina.
Domande da interrogazione
- Quali sono i requisiti essenziali per la scelta di una ditta?
- Qual è la differenza tra un'insegna nominativa e una figurativa?
- Come si può perdere il diritto su un marchio registrato?
I requisiti essenziali per la scelta di una ditta includono la verità, la novità e la liceità. La ditta deve contenere il cognome o la sigla dell’imprenditore, non deve essere uguale a quella di un’altra azienda operante nel mercato e deve essere conforme alla legge.
Un'insegna nominativa è costituita da parole, mentre un'insegna figurativa è costituita da disegni e figure. Esiste anche un'insegna mista, che combina parole e figure.
Il diritto su un marchio registrato può essere perso per trasferimento ad un altro imprenditore, scadenza della registrazione, non uso per cinque anni consecutivi, rinuncia da parte dell’avente diritto o volgarizzazione del marchio.