Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La distinzione tra competenza e cassa è fondamentale poiché i tempi di gestione delle entrate e delle uscite possono differire.
  • I residui attivi e passivi nascono dal disallineamento tra l'inizio e la conclusione delle transazioni fiscali.
  • L'esercizio di competenza considera i residui nel bilancio triennale, mentre l'anno finanziario riguarda le previsioni di competenza e cassa.
  • Il versamento finale delle entrate rende i crediti effettivamente disponibili allo stato, con l'intermediazione di enti come l'agenzia delle entrate.
  • Un divario significativo fra crediti previsti e incassi effettivi può indicare inefficienze nella riscossione fiscale.

Distinzione fra competenza e cassa statale

La distinzione fra competenza e cassa è molto importante perché le due somme spesso non coincidono. Ciò avviene perché non è detto che per una certa entrata la procedura di gestione si concluda nello stesso anno in cui ha avuto inizio. Può dunque verificarsi un disallineamento fra il momento iniziale e quello finale. Può avvenire, ad esempio, che un credito riscosso nel 2019 venga versato nel 2020. Nella stesura della legge di bilancio, lo stato può recepire più o meno fondatamente l’impatto degli inadempimenti spontanei dei contribuenti (evasione fiscale).

Il disallineamento dà vita al fenomeno dei residui attivi (riguardanti le entrate) e passivi (concernenti le spese).

Si pensi, ad esempio, a un debito sorto nel 2019. Può accadere che esso non venga colmato entro la fine dell’anno in cui è sorto. Nel redigere la contabilità, lo stato deve tener conto del residuo in sospeso, annoverandolo fra le previsioni economiche triennali.
A tal proposito è estremamente rilevante la differenza fra esercizio di competenza e anno finanziario. L’anno finanziario è quello per il quale vengono fatte le previsioni di competenza e di cassa; l’esercizio di competenza attiene al fenomeno dei residui attivi e passivi.
L’ultima fase di gestione delle entrate, il versamento, garantisce allo stato l’effettiva disponibilità dei crediti riscossi. Talvolta, però, il contribuente versa le tasse presso un istituto di riscossione, ad esempio l’agenzia delle entrate, che potremmo definire un intermediario fra il contribuente e lo stato.
Il disegno di legge di bilancio può contenere delle indicazioni che, nella pratica, non vengono inserite nella legge approvata e pubblicata. Se l’amministrazione ha un divario molto alto fra i crediti previsti in termini di competenza e gli effettivi incassi che realizza, questo può essere un sintomo di inefficienza, cioè di un malfunzionamento della macchina di riscossione.

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