Concetti Chiave
- Il Corano include indicazioni specifiche per i musulmani da seguire in caso di pandemia, come durante il coronavirus.
- In Egitto, durante la pandemia, sono stati sospesi pellegrinaggi e attività di beneficenza per contenere la diffusione del virus.
- Il Consiglio dei grandi ulema di al-Azhar ha permesso di svolgere la preghiera del venerdì a casa per proteggere la salute.
- Durante il Ramadan, in alcuni Paesi musulmani è stata discussa la possibilità di rinunciare al digiuno per evitare di indebolire il sistema immunitario.
- Le opinioni sul digiuno sono variate: i sunniti lo considerano un obbligo inderogabile, mentre i sciiti hanno contemplato eccezioni per motivi di salute.
Disposizioni del Corano da osservare in caso di pandemia
Il Corano, il testo sacro per i musulmani, dedica alcune delle sue sure alle disposizioni che devono essere osservate qualora scoppi una pandemia.
Durante la fase più acuta della pandemia da coronavirus, molti sono stati, difatti, i musulmani incoraggiati a comprendere meglio gli insegnamenti del Corano e delle tradizioni profetiche, tra cui si annoverano quelli che fanno esplicito riferimento alle istruzioni da osservare nei casi di pandemia.
Uno dei Paesi musulmani maggiormente colpito dalle restrizioni durante la prima fase della pandemia da coronavirus è stato l’Egitto, dove sono stati sospesi tutti i pellegrinaggi e le attività di beneficienza.
In Egitto, relativamente all’obbligo della preghiera comunitaria del venerdì «il Consiglio dei grandi ulema di al-Azhar, in un comunicato del 25 marzo, ha evidenziato come la salute del corpo costituisca una delle finalità più importanti della Shari’a, tale da giustificare la possibilità di non recarsi in moschea e consentire di adempiere alla preghiera direttamente da casa propria».
Inoltre, nei Paesi musulmani ci si è interrogati sull’opportunità di osservare il digiuno durante il Ramadan, dal momento che non assumere cibo per un in periodo prolungato indebolirebbe gravemente il sistema immunitario, favorendo la letalità del virus.