Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La legge stabilisce che i contratti di apprendistato devono essere sempre in forma scritta per fini probatori.
  • Il contratto deve includere un piano formativo individuale e avere una durata minima di sei mesi.
  • Alla fine del periodo di apprendistato, le parti possono recedere dal contratto senza giustificazioni, creando un limbo legale.
  • Se nessuna parte recede, il contratto prosegue come un normale rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
  • I CCNL regolano aspetti come il divieto di retribuzione a cottimo e la possibilità di ridurre la retribuzione dell'apprendista.

Indice

  1. Disciplina dell'apprendistato
  2. Recesso e continuità del contratto
  3. Ruolo dei CCNL nell'apprendistato

Disciplina dell'apprendistato

La disciplina comune alle tre tipologie di apprendistato riconosciute dalla legge è definita innanzitutto dalla legge. La prima regola da osservare riguarda la forma scritta, requisito indispensabile ai fini probatori.

Il contratto deve contenere, in forma sintetica, il piano formativo individuale, cioè rivolto al singolo apprendista; la durata minima del contratto deve essere di sei mesi, decorsi i quali il rapporto tra le parti prosegue come un ordinario rapporto di lavoro a tempo indeterminato (al quale, pertanto, si applica la relativa disciplina, comprese la regola del giustificato motivo e le sanzioni previste per il licenziamento illegittimo).

Recesso e continuità del contratto

Al termine del periodo di apprendistato, alle parti è data la facoltà di recedere dal contratto, ai sensi dell’articolo 2118 del Codice civile. Durante il preavviso, che decorre dalla scadenza del suddetto termine, continua a trovare applicazione la disciplina del contratto di apprendistato.

In sostanza, il datore di lavoro che non intende confermare l’apprendista, può licenziarlo al termine dell’apprendistato senza dover fornire giustificazioni: fra la fine dell’apprendistato e l’inizio del rapporto a tempo indeterminato si instaura un momento di confine, un limbo in cui è ammesso il licenziamento ad nutum; al di fuori del quale il rapporto continua ad essere assoggettato alla disciplina applicabile ai contratti a tempo indeterminato.

Se nessuna delle parti recede il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Ruolo dei CCNL nell'apprendistato

La disciplina del contratto di apprendistato è in parte demandata ai CCNL stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. La legge si riserva la facoltà di orientare la contrattazione, prevedendo i principi cui essa deve attenersi:

- divieto di retribuzione a cottimo;

- possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto a quello spettante, in applicazione del CCNL, ai lavoratori addetti a mansioni che richiedono qualificazioni corrispondenti a quelle al cui conseguimento è finalizzato il contratto;

- possibilità di stabilire la retribuzione dell’apprendista in misura percentualmente ridotta;

- presenza di un tutore o di un referente aziendale;

- riconoscimento della qualificazione professionale ai fini lavorativi e delle competenze acquisite ai fini del proseguimento degli studi o dei percorsi di istruzione degli adulti;

Domande da interrogazione

  1. Qual è il requisito fondamentale per la validità del contratto di apprendistato?
  2. Il contratto di apprendistato deve essere redatto in forma scritta, includendo un piano formativo individuale per l'apprendista, come requisito indispensabile ai fini probatori.

  3. Cosa accade al termine del periodo di apprendistato se nessuna delle parti recede dal contratto?
  4. Se nessuna delle parti recede, il rapporto di lavoro prosegue come un ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

  5. Quali sono alcuni dei principi che la legge prevede per la contrattazione collettiva riguardante l'apprendistato?
  6. La legge prevede principi come il divieto di retribuzione a cottimo, la possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori, la retribuzione percentualmente ridotta per l'apprendista, la presenza di un tutore aziendale, e il riconoscimento delle qualificazioni professionali.

Domande e risposte

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