Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La satira è protetta dall'articolo 21 della Costituzione italiana, ma deve rispettare i diritti e le libertà altrui, specialmente quando riguarda la religione.
  • La satira religiosa deve bilanciare la libertà di espressione con la dignità umana e la protezione del sentimento religioso, che possono essere considerati prevalenti.
  • Dopo la modifica del codice penale, i messaggi offensivi verso le religioni attraverso la satira sono valutati come diffamazione, con particolare attenzione al loro impatto sull'opinione pubblica.
  • La satira può includere offese a confessioni religiose tramite vilipendio, tutelato penalmente dall'articolo 403 del codice penale come sanzione amministrativa.
  • Nella società globale e multiculturale, i diritti di satira e critica devono essere esercitati responsabilmente, rispettando la morale pubblica, la sicurezza nazionale e i diritti altrui.

Diritto di satira e libertà religiosa

La satira è un diritto costituzionalmente garantito poiché rientra nell’applicazione dell’art.21 della Costituzione, a condizione che non vengano danneggiati i diritti e la libertà altrui. Il suo scopo è di mettere in ridicolo le persone, i luoghi o i costumi basandosi su un’enfatizzazione e una deformazione della realtà al fine di provocare ilarità e se essa ha oggetto la religione, in tutti i suoi aspetti, coinvolge la libertà religiosa.

Pur trovando il suo fondamento costituzionale nell’art.19 della Costituzione, e quindi costituzionalmente protetta, la satira religiosa deve essere bilanciata con altri valori ed interessi, degni di rilevanza costituzionale come la dignità umana, la libertà religiosa e la protezione del sentimento religioso che appaiono prevalenti. Qualora la satira è finalizzata soltanto a suscitare ilarità, non deve essere più intesa come diritto di critica perché allora non persegue più un fine etico.

A seguito della dichiarazione di incostituzionalità dell’art. 402 del c.p,. che sanzionava il vilipendio della religione di Stato, la Legge 85/2006, che ha modificato il c.p. in materia di reati di opinione, i messaggi offensivi verso i dogmi o l’immagine pubblica delle confessioni religiose veicolati attraverso una satira, devono essere considerati solo in termini di diffamazione; nella pena da irrogare, il giudice deve tener conto anche del fatto che, in questo caso, il carattere del messaggio offensivo è più pericoloso perché incide particolarmente sull’opinione pubblica.
La satira può anche veicolare offese ad una confessione religiosa mediante vilipendio alle persone (anche a mezzo stampa) e in tal caso la tutela penale è quella prevista dall’art. 403 del c.p.(sanzione amministrativa)

La civiltà contemporanea è caratterizzata dalla globalizzazione e dal multiculturalismo e questo ci pone il problema se sia possibile applicare le esimenti (=cause oggettive che eliminano il carattere di reato da un fatto che altrimenti sarebbe tale) collegate al diritto di critica o di satira, a soggetti che appartengono a religioni o culture diverse in cui gli stessi diritti non sono percepiti con la stessa estensione. L’idea più diffusa è che, in questi casi, tali diritti debbano essere esercitati in modo responsabile, tenendo sempre presenti la morale pubblica, la sicurezza nazionale e il rispetto dei diritti e delle libertà altrui.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il rapporto tra il diritto di satira e la libertà religiosa secondo la Costituzione?
  2. La satira è un diritto costituzionalmente garantito dall'art. 21 della Costituzione, ma deve essere bilanciata con la libertà religiosa e altri valori costituzionali come la dignità umana, secondo l'art. 19.

  3. Come viene trattata la satira religiosa in termini di legge dopo la modifica del codice penale?
  4. Dopo la dichiarazione di incostituzionalità dell'art. 402 c.p. e la Legge 85/2006, i messaggi offensivi verso le religioni veicolati dalla satira sono considerati diffamazione, e il giudice deve valutare la pericolosità del messaggio per l'opinione pubblica.

  5. Come si applicano le esimenti del diritto di satira in un contesto multiculturale?
  6. In un contesto multiculturale, le esimenti del diritto di satira devono essere esercitate responsabilmente, rispettando la morale pubblica, la sicurezza nazionale e i diritti e le libertà altrui.

Domande e risposte

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