Concetti Chiave
- I diritti collettivi sono riconosciuti in modo limitato nelle costituzioni occidentali, con un focus maggiore sui diritti individuali.
- In Canada, i diritti collettivi sono ampiamente riconosciuti, contrariamente agli USA dove sono limitati principalmente alle tribù native.
- Le tribù native negli Stati Uniti godono di un'autonomia semisovrana, con notevole discrezionalità nella definizione delle proprie regole di condotta.
- La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che le dispute interne alle tribù native non possono essere giudicate dai tribunali statunitensi.
- Il costituzionalismo americano del XVIII secolo non ha ancora completamente riconosciuto i diritti collettivi, come quelli legati a riunioni e associazioni.
Diritti collettivi e comunità intermedie
Nella tradizione del costituzionalismo occidentale, i diritti hanno una dimensione universale per quanto riguarda la tutela del singolo; le costituzioni, però, riconoscono in maniera solo limitata i diritti dell’individuo all’interno delle comunità intermedie.
In alcuni ordinamenti, come ad esempio in Canada, la concezione di «diritti collettivi» è altresì molto spiccata. Negli USA, invece, i diritti collettivi trovano un riconoscimento solo in un caso specifico:
- all’interno delle tribù native, considerate entità semisovrane (perché sono soggette ad un regime di autonomia molto rafforzato, nell’ambito del quale godono di un notevole margine di discrezionalità per quanto riguarda la definizione delle regole di condotta).
Il costituzionalismo americano, in generale, è tipico del XVIII secolo e non ha ancora riconosciuto il novero delle libertà positive, tra le quali i diritti collettivi (quelli ad esempio inerenti a riunioni e associazioni) sono preminenti.
In sintesi, dunque, i diritti collettivi hanno ottenuto un riconoscimento solo parziale nei diversi stati del mondo.