Concetti Chiave
- I dirigenti delle RSA e i membri delle RSU hanno una tutela speciale contro il licenziamento, come previsto dall'art. 18 dello Statuto dei lavoratori.
- Se gli elementi di prova del datore sono insufficienti, il giudice può ordinare la reintegrazione immediata del lavoratore.
- Le disposizioni dell'art. 18 si applicano alle unità produttive con più di 15 dipendenti, definite come strutture autonome e organizzate.
- Le rappresentanze sindacali hanno acquisito il potere di negoziare contratti collettivi aziendali oltre le prerogative iniziali.
- Il diritto di informazione e consultazione è una prerogativa essenziale delle rappresentanze sindacali, supportata anche dal diritto europeo.
Tutela dei dirigenti e RSU
In caso di licenziamento, i dirigenti delle RSA e i componenti delle RSU godono di una particolare forma di tutela loro garantita dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Se il giudice considera gli elementi di prova forniti dal datore irrilevanti e insufficienti, può disporre con ordinanza la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro; l’ordinanza anticipa la sentenza effettiva e può essere richiesta congiuntamente dal dipendente e dal sindacato cui aderisce o conferisce mandato. Se il datore non rispetta l’ordinanza è condannato a versare al fondo pensione dei lavoratori un importo pari alla retribuzione dovuta al dipendente non ancora reinserito.
Applicazione dell'art. 18
L’art. 18 e tutte le altre disposizioni contenute nel titolo terzo dello Statuto si applicano all’unità produttiva, in particolare a ogni sede, stabilimento, ufficio o reparto che occupi più di 15 dipendenti (5 per le imprese agricole). La nozione di unità produttiva non è contenuta nella legge. Negli anni 70 questa lacuna è stata colmata dalla Corte costituzionale, la quale ha scritto che l’espressione attiene a «ogni struttura autonoma e organizzata che costituisce una rilevante componente dell’impresa, capace di realizzare in modo indipendente una frazione dell’attività aziendale».
Ruolo delle rappresentanze sindacali
Nel corso del tempo, inoltre, le rappresentanze sindacali hanno acquisito nuove prerogative oltre a quelle loro garantite dal titolo terzo. La più importante riguarda il potere di stipulare contratti collettivi aziendali: lo Statuto le abilita a farlo solo per definire le modalità di utilizzo degli impianti audiovisivi e la natura delle visite personali di controllo; nel concreto, gradualmente esse esercitano questo potere in modo molto più ampio.
Le rappresentanze sindacali, inoltre, svolgono un ruolo sempre più importante in tema di licenziamento, crisi aziendale, cassa integrazione e controversie lavorative: esse godono del diritto di informazione e consultazione, spesso esercitato tramite il cosiddetto «esame congiunto». Questa prerogativa favorisce la partecipazione dei lavoratori nell’impresa, incentivata persino dal diritto europeo. L’art. 27 del CDFUE, infatti, stabilisce che ai dipendenti o ai loro rappresentanti devono essere garantite l’informazione e la consultazione in tempo utile.
Domande da interrogazione
- Quali tutele sono garantite ai dirigenti delle RSA e ai componenti delle RSU in caso di licenziamento?
- Come si definisce un'unità produttiva secondo la legge e la giurisprudenza?
- Quali nuove prerogative hanno acquisito le rappresentanze sindacali nel tempo?
I dirigenti delle RSA e i componenti delle RSU godono di una particolare tutela garantita dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, che prevede la possibilità di reintegrazione nel posto di lavoro se il giudice ritiene le prove del datore di lavoro insufficienti.
La legge non definisce esplicitamente l'unità produttiva, ma la Corte costituzionale ha chiarito che si tratta di una struttura autonoma e organizzata che costituisce una componente rilevante dell’impresa, capace di realizzare indipendentemente una parte dell’attività aziendale.
Le rappresentanze sindacali hanno acquisito il potere di stipulare contratti collettivi aziendali e svolgono un ruolo importante in licenziamenti, crisi aziendali e controversie lavorative, godendo del diritto di informazione e consultazione, spesso tramite l’esame congiunto.
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