Concetti Chiave
- Il diritto privato e il diritto commerciale differiscono non solo formalmente, ma anche sostanzialmente.
- La duplicazione dei codici rifletteva le divisioni interne della borghesia: fondiaria e commerciale.
- Il codice civile era principalmente legato alla borghesia fondiaria e alla nobiltà terriera.
- Il codice di commercio serviva gli interessi della borghesia commerciale e industriale.
- Il code Napoléon, pur influenzato dalle esigenze mercantili, era ancora centrato su un'economia agricola.
Differenza fra diritto privato e diritto commerciale
La differenza fra diritto privato e diritto commerciale non è solo formale, non sta solo nel fatto della unificazione dei testi legislativi; ma è anche e soprattutto una differenza sostanziale, che risiede nella unificazione del sistema del diritto privato, in luogo della sua scomposizione in due distinti sistemi, caratterizzati ciascuno da principi diversi.
Nella antica duplicazione dei codici di diritto privato si riflettevano le interne divisioni della borghesia: il codice civile era, fondamentalmente, il codice della borghesia fondiaria, era il codice dei ceti che ritraevano la propria prosperità dalle rendite dei suoli urbani e, soprattutto, rurali (oltre che essere il codice della superstite, e della nuova, nobiltà terriera); il codice di commercio era, invece, il codice della borghesia commerciale e della nascente borghesia industriale.
Anche se plasmato, in più parti, secondo le generali esigenze di una società borghese - e, perciò, anche secondo le esigenze della classe mercantile (basti pensare al diritto di famiglia) - il code Napoléon era ancora il diritto di una economia agricola.
L'intero sistema del codice civile gravitava intorno al diritto di proprietà: questo era, per la classe fondiaria, il «diritto perfetto»; era lo strumento giuridico che garantiva loro lo sfruttamento e, al tempo stesso, la conservazione della ricchezza immobiliare.