Concetti Chiave
- Il diritto del lavoro si concentra principalmente sulle forme giuridiche del lavoro subordinato, trascurando in parte il lavoro autonomo e casalingo.
- Particolare attenzione è rivolta alle attività subordinate per proteggere i lavoratori considerati più deboli e a rischio di sfruttamento.
- Le branche tradizionali del diritto del lavoro includono diritto sindacale, contratti collettivi e conflitti tra datore e dipendente.
- Il diritto del lavoro mira a bilanciare il potere tra datore e dipendenti, tutelando i lavoratori economicamente e giuridicamente più deboli.
- Un obiettivo fondamentale è demercificare il lavoro, evitando che sia trattato come un semplice bene di scambio.
Indice
Definizione e ambito del diritto del lavoro
L’espressione «diritto del lavoro» non attiene alle regole giuridiche che disciplinano lo svolgimento dell'attività lavorativa, bensì alle forme giuridiche nelle quali essa viene prestata (rapporto di lavoro subordinato, autonomo, esterno, ecc.). Il diritto del lavoro ne attenziona solo alcune, lasciandone altre quasi prive di tutela (in particolare il lavoro indipendente o casalingo).
Focus sulle attività subordinate
In primo luogo, il diritto del lavoro dedica una particolare attenzione alle attività subordinate: i lavoratori in esse impiegati sono considerati deboli e a rischio di sfruttamento. Viceversa, la materia non si occupa quasi mai del lavoro autonomo o professionale, i cui adepti sono invece ritenuti in grado di autodeterminarsi e autotutelarsi.
Il diritto del lavoro, inoltre, è stato suddiviso in alcune branche trasidizonali: diritto sindacale; il contratto collettivo; il conflitto fra datore e dipendente; la partecipazione di lavoratori e sindacati alla gestione dell’azienda, ecc.
Funzione sociale del diritto del lavoro
Il diritto del lavoro svolge una funzione fondamentale dal punto di vista sociale: esso tutela i lavoratori economicamente e giuridicamente più deboli. Per farlo, si serve di regole esterne alla negoziazione individuale tra le parti, volte a determinare le condizioni retributive e professionali del rapporto lavorativo.
Obiettivi del diritto del lavoro
L’obiettivo primario del diritto del lavoro è quello di bilanciare la disparità di potere che inevitabilmente si verifica fra il datore e i suoi dipendenti, proteggendo la dignità dei secondi e realizzando la redistribuzione del reddito a vantaggio della classe storicamente più penalizzata rispetto a quella di cui fanno parte i detentori del capitale.
Esso, infine, mira a demercificare il lavoro, cioè a creare un mercato di scambio in cui l’attività impiegatizia non sia trattata al pari di un qualsiasi bene di scambio, inanimato e spersonalizzato.
Domande da interrogazione
- Qual è l'ambito principale del diritto del lavoro?
- Perché il diritto del lavoro si focalizza sulle attività subordinate?
- Qual è l'obiettivo primario del diritto del lavoro?
Il diritto del lavoro si concentra principalmente sulle forme giuridiche in cui viene prestata l'attività lavorativa, con particolare attenzione al rapporto di lavoro subordinato, mentre altre forme come il lavoro indipendente ricevono meno tutela.
Il diritto del lavoro si focalizza sulle attività subordinate perché i lavoratori in queste posizioni sono considerati deboli e a rischio di sfruttamento, necessitando quindi di maggiore protezione rispetto ai lavoratori autonomi.
L'obiettivo primario del diritto del lavoro è bilanciare la disparità di potere tra datore e dipendenti, proteggendo la dignità dei lavoratori e promuovendo la redistribuzione del reddito a loro favore.