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Concetti Chiave

  • Giovanni Battista De Luca fu un giurista rinascimentale di spicco, noto per l'opera "Theatrum Veritatis et Iustitiae", che tratta il diritto civile, canonico e feudale.
  • "Theatrum" è enciclopedico, con 21 volumi che includono migliaia di decisiones e oltre duemila pareri giuridici basati sulla prassi.
  • Il "Dottor Volgare" di De Luca introduce una riforma linguistica, portando il diritto dalle élite al popolo, con norme in lingua italiana.
  • De Luca organizzò le fonti del diritto comune nel "Dottor Volgare" tramite un criterio che include risoluzioni, decisiones e consilia.
  • Gian Vincenzo Gravina, influenzato dal neo-umanismo, promosse un diritto semplice, fondò l'accademia dell'Arcadia e redasse le sue leggi.

Indice

  1. Giovanni Battista De Luca
  2. Il Dottor Volgare
  3. Gian Vincenzo Gravina e l'Arcadia

Giovanni Battista De Luca

Giovanni Battista De Luca fu uno dei più importanti giuristi dell’età rinascimentale. Egli fu un autorevole giureconsulto e lasciò un’ampia produzione giuridica, tra cui il «theatrum veritatis et iustitiae», una delle opere più celebri della scienza del diritto comune scritta fra il 1669 e il 1673. In 21 volumi, il Theatrum raccoglie migliaia di decisiones e più di duemila pareri in materia di diritto civile, canonico e feudale. L’opera consiste in una trattazione enciclopedica fondata sulla prassi giuridica.

Il Dottor Volgare

Nel 1673, inoltre, De Luca curò la redazione del «Dottor Volgare», un compendio delle norme di diritto canonico, civile e feudale in lingua volgare. A differenza del Theatrum, la trattazione comprende anche norme di diritto penale. L’opera costituì una vera e propria riforma linguistica: il diritto comune si scriveva solitamente in latino, dunque l’adozione della lingua italiana rappresentò una vera e propria innovazione. Per la prima volta, dunque, l’opera non era destinata a interlocutori dotti ed eruditi, bensì al volgus (cioè al popolo). Nel Dottor Volgare, De Luca propose inoltre un criterio ordinatorio delle fonti del diritto comune: risoluzioni dei grandi tribunali, decisiones e consilia.

Gian Vincenzo Gravina e l'Arcadia

Durante l’età moderna si assistette alla fusione del mos gallicus e del mos italicus: tale ibridazione diede vita al movimento neo-umanista, rappresentato dal giurista Gian Vincenzo Gravina. Influenzato dalla lettura delle opere di Platone e dal pensiero cartesiano, lo studioso fu autore di diverse opere divenute celebri in ambito giuridico e insegnò diritto civile e ars decretalia presso la facoltà di Roma. Egli contribuì alla fondazione dell’accademia dell’Arcadia e ne redasse lo statuto (Pro legibus arcadum) scritto in latino sul modello delle XII tavole. L’accademia dell’Arcadia si proponeva di recuperare l’armonia e la semplicità della poesia classica; allo stesso modo, Gravina era fautore di una concezione del diritto semplice e puro, cioè privato di sofismi e abusi dialettici.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giovanni Battista De Luca e quale fu la sua opera più celebre?
  2. Giovanni Battista De Luca fu un importante giurista del Rinascimento, noto per il «theatrum veritatis et iustitiae», un'opera enciclopedica di diritto comune scritta tra il 1669 e il 1673.

  3. Quale innovazione linguistica introdusse De Luca con il «Dottor Volgare»?
  4. De Luca introdusse l'uso della lingua volgare per il diritto canonico, civile e feudale, rendendo l'opera accessibile al popolo e non solo agli eruditi, segnando una riforma linguistica significativa.

  5. Qual era l'obiettivo dell'accademia dell'Arcadia fondata da Gian Vincenzo Gravina?
  6. L'accademia dell'Arcadia mirava a recuperare l'armonia e la semplicità della poesia classica, e Gravina promuoveva una concezione del diritto semplice e puro, privo di sofismi e abusi dialettici.

Domande e risposte

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