darksoul98
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Concetti Chiave

  • Nel dopoguerra, il numero di lavoratori indipendenti è diminuito a causa dell'aumento della produttività che ha colpito le imprese familiari agricole e artigianali.
  • Negli anni '70, si è verificato un aumento dei lavoratori autonomi nei settori industriale e terziario, segnando un boom dell'autoimprenditorialità.
  • La crescita del lavoro autonomo è attribuita alla mancanza di prospettive per i giovani e all'incentivo delle imprese per una maggiore flessibilità.
  • Le cooperative sono associazioni che mirano a fornire servizi o lavoro a condizioni più vantaggiose rispetto al mercato tradizionale.
  • Esistono principalmente due tipi di cooperative: di consumo, che riducono i costi per i soci, e di lavoro, dove i soci si auto-organizzano e dividono i profitti.

Le cooperative

Per tutto il dopoguerra il numero dei lavoratori indipendenti continuò a diminuire, perché lo sviluppo della produttività aveva messo in crisi le imprese familiari agricole e le piccole attività artigianali. Fino a pochi decenni fa la nozione di lavoratore coincideva quindi con quella di dipendente, e il prototipo era l'operaio delle grandi fabbriche. Oggi il mondo del lavoro appare invece frammentato in una moltitudine di situazione differenti.

A metà degli anni settanta i lavoratori autonomi cominciarono a crescere nel settore industriale e in quello terziario. Il fenomeno è stato così vistoso che molti lo hanno definito il boom dell'autoimprenditorialità, ossia un bisogno diffuso di autonomia nel lavoro che non può essere soddisfatto dall'occupazione operaia e impiegatizia. Esistono però altri dati per spiegarlo:
a. la mancanza di prospettive induce i giovani a tentare la strada dell'autonomia;
b. le stesse imprese incentivano questa forma di organizzazione, che consente loro maggiore flessibilità. Alla maggiore flessibilità per le imprese corrisponde una minore protezione dei lavoratori autonomi. Un progetto di legge sulla tutela dei lavori "atipici" è attualmente in discussione in Parlamento (già approvato nel febbraio 1999 dal Senato).

Le cooperative sono associazioni di persone che esercitano insieme un'attività economica e il loro scopo è quello di fornire servizi o occasioni di lavoro a condizioni più vantaggiose di quelle disponibili sul mercato. I modelli cooperativi sono sostanzialmente due: cooperativa di consumo e cooperativa di lavoro.
La cooperativa di consumo acquista le merci direttamente dai produttori e le rivende ai soci a un prezzo che è più basso di quello praticato nei negozi perché non comprende il profitto dei commercianti intermediari.
Nella cooperativa di lavoro, anziché prestare la propria attività alle dipendenze di un imprenditore, i soci-lavoratori diventano imprenditori di se stessi e si ripartiscono i profitti economici del lavoro svolto.

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