Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il controllo accentrato, tipico dell'Europa continentale, prevede un unico organo dedicato al controllo di costituzionalità.
  • Nel sistema di controllo diffuso, tipico dei paesi di Common Law, tutti i giudici possono valutare la costituzionalità delle leggi.
  • Esistono differenze tra sistemi giurisdizionali e politici, con i primi rappresentati da Corti costituzionali e i secondi da controlli tecnico-politici.
  • In Francia, il controllo di costituzionalità è stato integrato solo con la Costituzione del 1958, promuovendo la stabilità esecutiva.
  • Ogni stato adotta modalità diverse per garantire il rispetto dei principi costituzionali, mirando a preservare i limiti fondamentali.

Indice

  1. Modelli di controllo costituzionale
  2. Differenze tra sistemi giurisdizionali e politici
  3. Controllo costituzionale in Francia

Modelli di controllo costituzionale

In generale, è possibile identificare due ulteriori modelli di controllo costituzionale:

- controllo accentrato, tipico dell’Europa continentale, in cui vi è un unico organo preposto all controllo della costituzionalità;

- controllo diffuso, tipico di tutti i paesi di Common Law, in cui tutti i giudici possono attuare un controllo di costituzionalità mediante l’applicazione del principio di preferenza della legge.

Qualora reputi che la norma non sia costituzionalmente applicabile, il giudice dei sistemi di Common law è tenuto a disapplicarla e, dunque, non ad adire la Corte costituzionale.

Differenze tra sistemi giurisdizionali e politici

Esiste un’ulteriore differenza tra i sistemi di controllo di natura giurisdizionale (un esempio è rappresentato dalle Corti costituzionali) e i sistemi di controllo di natura politica (che esercitano un controllo di tipo tecnico). Nel nostro ordinamento un esempio è costituito dalla dinamica relativa alla conversione di un decreto legge: essa richiede di verificare, dal punto di vista tecnico-politico, il rispetto dei due requisiti di necessità e d’urgenza ex art. 77 Cost.

Controllo costituzionale in Francia

In Francia, il controllo di costituzionalità non è stato mai direttamente previsto dal testo costituzionale fino alla stesura della Costituzione del 1958 voluta da Charles De Gaulle, definita «semi-presidenziale». De Gaulle si propose di tutelare la stabilità dell’esecutivo: per questo motivo la costituzione ha previsto l’elezione del presidente mediante voto popolare suffragato dalla scelta parlamentare. In sintesi, dunque, è possibile affermare che ogni stato prevede distinte modalità di controllo della costituzionalità ma che, a prescindere dal modello adoperato, ogni stato persegue lo stesso fine, cioè quello di garantire il rispetto dei principi costituzionali, con particolare riferimento ai cosiddetti «limiti fondamentali», corrispondenti con i principi supremi e invalicabili che in nessun caso possono essere derogati.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i modelli di controllo costituzionale identificati nel testo?
  2. Il testo identifica due modelli di controllo costituzionale: il controllo accentrato, tipico dell'Europa continentale, e il controllo diffuso, tipico dei paesi di Common Law.

  3. Qual è la differenza tra sistemi di controllo giurisdizionali e politici?
  4. I sistemi di controllo giurisdizionali, come le Corti costituzionali, si differenziano dai sistemi di controllo politici, che esercitano un controllo tecnico, come nel caso della conversione di un decreto legge che richiede il rispetto dei requisiti di necessità e urgenza.

  5. Come è stato introdotto il controllo costituzionale in Francia?
  6. In Francia, il controllo di costituzionalità è stato introdotto con la Costituzione del 1958 voluta da Charles De Gaulle, che ha previsto l'elezione del presidente mediante voto popolare per tutelare la stabilità dell'esecutivo.

Domande e risposte

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