Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il contratto di lavoro autonomo è definito dall'articolo 2222 del Codice civile come un accordo per il compimento di opere o servizi senza vincolo di subordinazione.
  • A differenza dell'imprenditore, il lavoratore autonomo presta il lavoro principalmente con la propria persona, senza un'organizzazione di mezzi o persone.
  • La legge 81/2017 ha introdotto tutele per i lavoratori autonomi non imprenditoriali, colmando un precedente vuoto normativo.
  • Le norme del Codice civile riguardano aspetti come l'esecuzione del rapporto, il corrispettivo e il recesso unilaterale nel contratto autonomo.
  • Contratti di professioni intellettuali, come avvocati o medici, sono particolari contratti autonomi con norme derogabili, sottolineando l'autonomia negoziale.

Indice

  1. Definizione del contratto autonomo
  2. Differenze tra lavoratore autonomo e imprenditore
  3. Evoluzione della tutela del lavoro autonomo
  4. Norme del Codice civile sul lavoro autonomo

Definizione del contratto autonomo

L’articolo 2222 del Codice civile definisce il contratto autonomo (o d’opera) come quel contratto con cui una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Il prestatore, dunque, non si obbliga nei confronti di un datore di lavoro, bensì del mero committente: l’obbligazione ha ad oggetto il compimento di un’opera o di un servizio (opus) e non la messa a disposizione delle energie (operae).

Differenze tra lavoratore autonomo e imprenditore

Il lavoratore autonomo si differenzia anche dall’imprenditore: quest’ultimo presta il lavoro avvalendosi di un’organizzazione di mezzi o persone finalizzata alla produzione o allo scambio di beni o servizi (art. 2082 c.c.); il lavoratore autonomo, invece, lo presta meramente con la propria persona. Questa differenza si assottiglia alla luce dell’art. 2083, che rapporta il lavoratore autonomo al piccolo imprenditore (coltivatore di un fondo, contadino, artigiano).

Evoluzione della tutela del lavoro autonomo

In passato, la disciplina del lavoro autonomo contenuta nel Codice civile era liberamente derogabile dalle parti. Questo vuoto di tutela è stato colmato solo di recente, tramite l’approvazione della legge 81/2017, la quale ha previsto misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale.

Norme del Codice civile sul lavoro autonomo

La disciplina applicabile al lavoro autonomo è definita all’interno del Codice civile, il quale contiene norme che concernono le vicende principali del rapporto: esecuzione del rapporto; corrispettivo; recesso unilaterale e difformità o vizi dell’opera.
I contratti che hanno ad oggetto l’esercizio di una professione intellettuale che richiede l’iscrizione in appositi albi o elenchi (notaio, avvocato, ingegnere, medico, ecc.), costituiscono una specie particolare di contratto di lavoro autonomo, disciplinati da alcune norme assestanti del Codice civile che però hanno natura dispositiva e non imperativa: possono essere liberamente derogate dalle parti; emerge l’autonomia negoziale dei contraenti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di contratto autonomo secondo il Codice civile?
  2. L'articolo 2222 del Codice civile definisce il contratto autonomo come un accordo in cui una persona si impegna a compiere un'opera o un servizio per un corrispettivo, utilizzando prevalentemente il proprio lavoro e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.

  3. Quali sono le principali differenze tra un lavoratore autonomo e un imprenditore?
  4. Il lavoratore autonomo presta il lavoro con la propria persona, mentre l'imprenditore utilizza un'organizzazione di mezzi o persone per la produzione o lo scambio di beni o servizi. Tuttavia, la differenza si riduce quando si considera il piccolo imprenditore, come definito dall'articolo 2083 del Codice civile.

  5. Come è evoluta la tutela del lavoro autonomo nel tempo?
  6. In passato, la disciplina del lavoro autonomo era liberamente derogabile, ma con la legge 81/2017 sono state introdotte misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale, colmando il precedente vuoto di tutela.

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