Concetti Chiave
- I sindacati stipulano contratti collettivi di lavoro che definiscono diritti e doveri in vari settori, vincolando le parti coinvolte.
- I contratti collettivi si applicano anche ai lavoratori non iscritti al sindacato per garantire equità nel trattamento.
- La presenza sindacale ha trasformato il capitalismo, stimolando innovazione e migliorando le condizioni lavorative.
- I sindacati hanno contribuito all'emergere di partiti di massa, condividendo ideologie e organizzazione.
- Negli ultimi anni, i sindacati italiani hanno acquisito autonomia politica, negoziando direttamente con lo Stato su questioni sociali.
Indice
Il ruolo del sindacato
Il compito principale del sindacato, a livello nazionale, è quello di stipulare periodicamente contratti collettivi di lavoro. Questi stabiliscono per ciascun settore (metalmeccanico, chimico, tessile ecc.) i diritti e i doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro (salario, orario di lavoro, mansioni ecc.). Naturalmente quanto è stato pattuito diventa vincolante per le parti contraenti appartenenti alle associazioni che hanno sottoscritto l'accordo. In pratica questo significa che il contenuto dei contratti collettivi verrà trasferito nei contratti individuali di lavoro, cioè nei contratti che ciascun lavoratore stipula con il proprio datore di lavoro al momento dell'assunzione.
Estensione dei contratti collettivi
Ma che cosa accade se un lavoratore, come è libero di fare, non è iscritto a nessun sindacato? Per evitare disparità di trattamento tra lavoratori dello stesso settore il contenuto dei contratti collettivi di lavoro viene esteso di fatto a tutti i lavoratori del settore, iscritti o non iscritti al sindacato.
Impatto storico dei sindacati
Lo sviluppo dei sindacati ha profondamente modificato i caratteri del sistema capitalistico che tendeva originariamente a non far superare ai salari il livello di sussistenza e a imporre condizioni di lavoro abbrutenti. L'organizzazione sindacale dei lavoratori e la conseguente capacità di strappare aumenti salariali hanno avuto storicamente due aspetti:
a. per quanto attiene i costi, hanno costituito uno stimolo per le imprese, spingendole a perseguire l'innovazione tecnologica, così da aumentare la produttività del lavoro e da ridurre l'utilizzo di forza-lavoro attraverso l'automazione;
b, per quanto attiene la domanda, hanno permesso alla classe lavoratrice di appropriarsi di una quota dei frutti del progresso tecnico e di tradurre il reddito crescente in domanda di beni di consumo.
Conseguenze politiche del movimento sindacale
Il rafforzamento del movimento sindacale si è tradotto, sul piano politico, nell'affermazione dei partiti di massa, dei quali condivideva l'ideologia (in Italia socialista o cattolica) e le modalità di organizzazione. Negli ultimi decenni, nel nostro paese, i sindacati si sono progressivamente imposti come soggetti politici autonomi, arrivando a contrattare direttamente con lo Stato importanti aspetti della vita sociale (il sistema previdenziale, quello fiscale, lo Statuto dei lavoratori ecc.).
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale del sindacato a livello nazionale?
- Cosa accade se un lavoratore non è iscritto a nessun sindacato?
- Quali sono stati gli effetti storici dello sviluppo dei sindacati sul sistema capitalistico?
Il compito principale del sindacato a livello nazionale è stipulare contratti collettivi di lavoro che stabiliscono diritti e doveri per lavoratori e datori di lavoro in vari settori.
Anche se un lavoratore non è iscritto a un sindacato, il contenuto dei contratti collettivi di lavoro viene esteso a tutti i lavoratori del settore per evitare disparità di trattamento.
Lo sviluppo dei sindacati ha stimolato le imprese a innovare tecnologicamente e ha permesso ai lavoratori di beneficiare del progresso tecnico, traducendo il reddito crescente in domanda di beni di consumo.
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