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Concetti Chiave

  • I contratti possono essere classificati in base alla conclusione, includendo contratti consensuali e reali.
  • Gli effetti dei contratti li dividono in contratti ad effetti reali o traslativi e contratti ad effetti obbligatori.
  • Il momento della produzione degli effetti contrattuali distingue tra contratti ad esecuzione istantanea e di durata.
  • La classificazione basata sul nesso tra le prestazioni include contratti a prestazioni corrispettive, uniche e a struttura associativa.
  • La sussistenza di un reciproco sacrificio porta alla distinzione tra contratti a titolo oneroso e contratti a titolo gratuito.

Indice

  1. Definizione e classificazione dei contratti
  2. Tipologie di contratti secondo gli effetti
  3. Rapporto tra prestazione e controprestazione
  4. Forma e tipologia dei contratti

Definizione e classificazione dei contratti

Il contratto è la più importante fonte di obbligazione e viene definito dalla legge come rapporto giuridico patrimoniale>>.

I contratti sono classificabili secondo diversi criteri.

Riguardo alla conclusione si distinguono:

Contratti consensuali, che costituiscono la maggioranza e si perfezionano con il semplice consenso;

Contratti reali, che richiedono per il loro perfezionarsi, oltre al consenso delle parti, anche la consegna della cosa.

Tipologie di contratti secondo gli effetti

Riguardo agli effetti si distinguono:

Contratti ad effetti reali o traslativi, sono quelli che producono il trasferimento della proprietà di un bene determinato;

Contratti ad effetti obbligatori, sono quelli che danno luogo alla nascita di un rapporto obbligatorio.
Riguardo al momento di produzione degli effetti contrattuali di distinguono:

Contratti ad esecuzione istantanea, che esauriscono i loro effetti in un solo momento;

Contratti di durata, la cui esecuzione si protrae nel tempo.

Riguardo al nesso tra le prestazioni si distinguono:

Contratti a prestazioni corrispettive, caratterizzati dal fatto che il contratto genera due attribuzioni patrimoniali contrapposte come nella compravendita;

Contratti con prestazione unica, sono quei contratti che, generano l’obbligo della prestazione per una sola parte, come nella donazione, sono anche detti unilaterali;

Contratti a struttura associativa, sono quelli in cui due o più parti conferiscono beni o servizi per il conseguimento di uno scopo comune come la società.

Rapporto tra prestazione e controprestazione

Riguardo al rapporto tra prestazione e controprestazione si distinguono:

Contratti commutativi, cioè quelli in cui, fin dal momento della conclusione, ciascuna delle parti conosce l’entità del vantaggio e del sacrificio che conseguirà nel contratto;

Contratti aleatori, cioè quelli in cui, all’atto della stipulazione, non è nota l’entità del sacrificio e l’entità del vantaggio a cui ciascuna parte si espone.

Riguardo alla sussistenza o meno di un reciproco sacrificio si distinguono:

Contratti a titolo oneroso, in cui alla prestazione di una parte corrisponde un sacrificio dell’altra;

Contratti a titolo gratuito, in cui la prestazione eseguita da una parte è fatta per spirito di libertà. Cioè a favore dell’altra senza che a questa sia imposto alcun sacrificio, come nella donazione.

Forma e tipologia dei contratti

Riguardo alla forma di distinguono:

Contratti formali, che prevede una forma determinata prevista dalla legge;

Contratti non formali, non è prescritta alcuna forma particolare.

Riguardo alla tipologia si distinguono:

Contratti tipici, quelli previsti dalla legge;

Contratti atipici, quelli non previsti dalla legge ma creati dalle parte nella pratica commerciale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali categorie di contratti in base alla conclusione?
  2. I contratti si distinguono in contratti consensuali, che si perfezionano con il semplice consenso, e contratti reali, che richiedono anche la consegna della cosa oltre al consenso delle parti.

  3. Come si classificano i contratti in base agli effetti?
  4. I contratti si classificano in contratti ad effetti reali o traslativi, che trasferiscono la proprietà di un bene, e contratti ad effetti obbligatori, che creano un rapporto obbligatorio.

  5. Qual è la differenza tra contratti commutativi e contratti aleatori?
  6. Nei contratti commutativi, le parti conoscono fin dall'inizio l'entità del vantaggio e del sacrificio, mentre nei contratti aleatori, l'entità del sacrificio e del vantaggio non è nota al momento della stipulazione.

Domande e risposte

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