Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il contingentamento non si applica ai disegni di legge di conversione di decreti legge alla Camera, portando a votazioni finali senza fasi d'esame complete.
  • La "ghigliottina" permette di garantire decisioni nei termini costituzionali, utilizzata raramente grazie all'effetto deterrente del suo annuncio.
  • Dal suo inizio, il contingentamento ha migliorato l'aderenza ai calendari, favorendo la funzionalità delle assemblee parlamentari.
  • La riforma dei regolamenti del 1988 ha limitato l'uso del voto segreto, influenzando le modalità di votazione in Parlamento.
  • Il contingentamento ha portato benefici significativi al governo e alla sua maggioranza, facilitando l'efficienza dei lavori parlamentari.

Indice

  1. Il contingentamento alla Camera
  2. Vantaggi del contingentamento
  3. Riforma delle modalità di votazione

Il contingentamento alla Camera

Alla Camera, il contingentamento non si applica ai disegni di legge di conversione di decreti legge.
Ciò ha indotto la presidenza dell’assemblea ad affermare il proprio dovere di passare direttamente alla votazione finale, indipendentemente dalla conclusione delle precedenti fasi d’esame (eventualmente anche senza votazione sugli emendamenti), così da garantire la decisione nei termini previsti dalla Costituzione: la cosiddetta ghigliottina (in pratica usata una sola volta, nel gennaio 2014, poiché l’annuncio dell’intenzione di ricorrervi ha sempre fatto rientrare i tentativi di dilatare i tempi per impedire la conversione, mentre al Senato la ghigliottina è espressamente prevista dal regolamento).

Vantaggi del contingentamento

Da quando il contingentamento è diventato norma, i calendari (che sono la traduzione in un’agenda di tre settimane della programmazione generale dei lavori stabilita per due o tre mesi) trovano per lo più attuazione, dal che ne consegue naturalmente un rilevante vantaggio per la funzionalità delle assemblee e, di conseguenza, per il governo e la sua maggioranza.

Riforma delle modalità di votazione

Lo stesso si può dire a proposito delle modalità di votazione, in particolare grazie alla riforma dei regolamenti che, nel 1988, ridimensionò drasticamente l’ambito di applicazione, un tempo generale, del voto segreto.

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