Concetti Chiave
- Il caso Ilva ha sollevato il problema del bilanciamento tra il diritto al lavoro, alla salute e alla libertà economica a Taranto.
- La Corte costituzionale ha sottolineato che i diritti fondamentali devono essere bilanciati senza gerarchie tra loro.
- Il bilanciamento dei diritti deve essere proporzionale e necessario, basato su esigenze concrete e legittime.
- Il nucleo essenziale dei diritti inalienabili non può essere compromesso nel processo di bilanciamento.
- I diritti e gli interessi da bilanciare devono avere un fondamento costituzionale per essere considerati.
Indice
Conflitti tra diritti sociali e politici
Il riconoscimento e il consolidamento dei diritti sociali e politici pose il problema di risolvere eventuali conflitti tra l’esercizio di tali diritti. La giurisprudenza, infatti, si è proposta di garantire equiparazione e bilanciamento in caso di conflitto tra un diritto e altri diritti. A tal proposito è particolarmente significativo il cosiddetto «caso Ilva», in merito al quale la Corte, per la prima volta, si è espressa in merito al rapporto che intercorre tra i diritti fondamentali e inalienabili. Il suddetto caso riguardava la strategica produzione dell’acciaio da parte di un’acciaieria situata in Taranto. Essa ha posto un rilevante problema inerente l’inquinamento dell’ambiente, provocando un evidente peggioramento delle condizioni di salute degli abitanti della città. La risoluzione di tale caso deve tener conto della coesistenza fra tre distinti di diritti: il diritto al lavoro, esercitato dagli impiegati dell’acciaieria; il diritto alla salute, che riguarda tutti i cittadini di Taranto; e la libertà di attività economica pubblica e privata. Nell’ambito di tale contesto è stato richiesto il rispetto di più stringenti limiti al fine di tutelare il diritto alla salute, senza però determinare il venir meno della libertà economica di impresa.
Bilanciamento dei diritti secondo la Corte
Per risolvere il caso il giudice ha equiparato l’articolo 32, che definisce il diritto alla salute «fondamentale!, e l’articolo 41, il quale prevede che l’iniziativa economica può essere esercitata nel rispetto dei diritti fondamentali. Sulla base di tale confronto, la Corte costituzionale ha però dichiarato illegittima la posizione del giudice. Essa ha affermato che la disciplina censurata deve essere analizzata mediante la realizzazione di un bilanciamento ragionevole tra diritto alla salute e diritto al lavoro. A tal proposito, la Corte ha decretato che tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e, pertanto, non possono sussistere casi in cui uno prevalga su un altro. L’esercizio dei diritti inviolabili e inalienabili, espressione della dignità della persona, non può essere oggetto di alcun rapporto gerarchico e prevaricante. La Costituzione italiana richiede un continuo e vicendevole bilanciamento tra principi e diritti fondamentali, senza alcuna pretesa di prevaricazione degli uni rispetto agli altri. Il punto di equilibrio deve essere valutato secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza tali da non consentire un sacrificio o il venir meno di nessuno dei diritti fondamentali.
Principi di bilanciamento costituzionale
Sulla base di quanto deciso dalla Corte costituzionale, è possibile dire che:
- si possono tra loro bilanciare solo diritti e interessi che abbiano fondamento costituzionale;
- tale bilanciamento deve essere necessario e proporzionale, dunque attuato solo nel caso in cui scaturisca da un’esigenza concreta, reale e legittima;
- l’operazione di bilanciamento non può in alcun caso ledere il nucleo essenziale di ogni diritto inalienabile: qualora sussista un conflitto tra due o più diritti costituzionalmente garantiti il venir meno di uno non può essere attuato al fine di impedirne l’esercizio.
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale affrontato nel caso Ilva?
- Come ha affrontato la Corte costituzionale il conflitto tra i diritti nel caso Ilva?
- Quali articoli della Costituzione sono stati equiparati nel caso Ilva?
- Quali sono i criteri per il bilanciamento dei diritti secondo la Corte costituzionale?
Il caso Ilva riguarda il conflitto tra il diritto al lavoro, il diritto alla salute e la libertà di attività economica, in relazione all'inquinamento causato dall'acciaieria di Taranto.
La Corte ha dichiarato che i diritti fondamentali devono essere bilanciati in modo ragionevole, senza che uno prevalga sull'altro, e ha sottolineato l'importanza di un equilibrio proporzionale e ragionevole.
Sono stati equiparati l'articolo 32, che definisce il diritto alla salute come fondamentale, e l'articolo 41, che regola l'iniziativa economica nel rispetto dei diritti fondamentali.
Il bilanciamento deve essere necessario e proporzionale, basato su esigenze concrete e legittime, e non deve ledere il nucleo essenziale di alcun diritto inalienabile.