Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I collegi dei probiviri furono introdotti nel 1893 per conciliare le controversie tra industriali e lavoratori, puntando prima alla conciliazione e solo in seguito al giudizio.
  • L'ufficio dei probiviri era poco diffuso, soprattutto perché gratuito e gravoso per gli operai, e perché gli industriali erano poco collaborativi.
  • Le controversie riguardavano principalmente salari e licenziamenti, con esiti spesso favorevoli agli industriali, ma posero l'attenzione sui contratti collettivi.
  • I collegi non potevano gestire controversie collettive economiche, limitandosi a questioni che influivano sui contratti individuali.
  • Nonostante le limitazioni, i collegi si diffusero in vari settori prima di essere smantellati dal regime fascista nel 1928.

Indice

  1. La nascita dei collegi dei probiviri
  2. Funzionamento e limiti dei collegi
  3. Ruolo e diffusione dei collegi
  4. Declino dei collegi con il fascismo

La nascita dei collegi dei probiviri

La liberalizzazione degli scioperi accrebbe la conflittualità fra industriali e lavoratori. Per attenuarla, nel 1878, fu presentato un progetto di legge sull’istituzione del collegio dei probiviri, finalizzato proprio a conciliare ed eventualmente decidere le controversie sorte tra datori e operai. La proposta non fu ben accolta in Parlamento, così il governo presentò un nuovo progetto che accentuava la funzione conciliatrice su quella giudicante: a quest’ultima si poteva ricorrere solo dopo aver sperimentato la conciliazione.

Funzionamento e limiti dei collegi

Il progetto divenne legge nel 1893. La costituzione dei collegi dei probiviri era rimessa alla volontà delle parti interessate. La diffusione dei collegi fu molto modesta: essendo gratuito, l’ufficio era particolarmente gravoso per gli operai; inoltre, gli industriali erano restii a collaborare.

Ruolo e diffusione dei collegi

La maggior parte delle controversie sottoposte ai collegi dei probiviri riguardava i salari e i danni derivanti dal licenziamento. I giudizi si concludevano spesso a favore degli industriali. Nonostante questa chiara iniquità, i colleghi ebbero un ruolo essenziale in ambito sindacale: per la prima volta, infatti, posero all’attenzione della giurisprudenza i contratti collettivi, così chiamati perché stipulati tra gruppi di operai e industriali su determinate norme che, a seguito della contrattazione, entravano obbligatoriamente a far parte dei contratti individuali di lavoro, definendo standard minimi soprattutto in materia di orario, retribuzione, straordinari, ecc.

Il valore della controversia non poteva eccedere le 200 lire (10 centesimi) e il collegio non poteva dirimere controversie economiche collettive: queste erano ammesse solo nel caso in cui influivano sul contenuto dei contratti individuali. In sostanza, i conflitti industriali continuarono ad essere affidati all'auto tutela delle parti, cioè alla contrattazione collettiva e alla capacità dei contraenti di sostenere le proprie rivendicazioni.

Declino dei collegi con il fascismo

Ciononostante, i collegi si diffusero in molti settori produttivi, compreso l'impiego privato. Con l'avvento del fascismo, però, l'istituto probivirale fu demolito nel 1928.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la motivazione principale per la creazione dei collegi dei probiviri?
  2. La creazione dei collegi dei probiviri è stata motivata dalla necessità di attenuare la conflittualità tra industriali e lavoratori, cercando di conciliare e decidere le controversie sorte tra datori e operai.

  3. Quali erano i limiti principali dei collegi dei probiviri?
  4. I limiti principali includevano la scarsa diffusione a causa della gratuità dell'ufficio, che era gravoso per gli operai, e la riluttanza degli industriali a collaborare. Inoltre, il valore delle controversie non poteva eccedere le 200 lire e i collegi non potevano dirimere controversie economiche collettive.

  5. Come ha influenzato il fascismo i collegi dei probiviri?
  6. Con l'avvento del fascismo, l'istituto dei collegi dei probiviri fu demolito nel 1928, segnando il declino di questo sistema di conciliazione e decisione delle controversie tra datori e lavoratori.

Domande e risposte

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