Concetti Chiave
- Le violazioni del codice di comportamento comportano responsabilità disciplinare, con sanzioni determinate dai contratti collettivi.
- È fondamentale che il dipendente pubblico si impegni in modo efficiente, servendo i cittadini e limitando gli adempimenti a quelli essenziali.
- Il codice di comportamento promuove l'efficienza, richiedendo puntualità e riduzione delle assenze non necessarie.
- L'imparzialità è cruciale per i dipendenti pubblici, garantendo parità di trattamento tra i cittadini.
- L'indipendenza del funzionario è essenziale, evitando conflitti di interesse che potrebbero compromettere la funzione pubblica.
La legge stabilisce che la violazione del codice di comportamento è fonte di responsabilità disciplinare e le violazioni gravi sono causa di licenziamento. Comunque al di là di questa ipotesi eccezionale, spetta ai contratti collettivi determinare la sanzione disciplinare applicabile a ciascun tipo di violazione. Quindi la legge distingue tra la definizione dei doveri, che rimane unilaterale e quella degli illeciti e delle sanzioni, che è contrattuale.
Una prima esigenza è quella di assicurare un adeguato impegno, in termini di tempo e di energie, da parte del dipendente pubblico.
Vi sono poi previsioni volte a promuovere l’efficienza, ad esempio il dipendente non deve fare ritardo, e limitare le assenze a quelle strettamente necessarie. Alla fine sono previsioni che traducono in norme di comportamento individuale principi e regole relativi all’organizzazione e al funzionamento delle amministrazioni.
L’imparzialità (articolo 97) è un principio fondamentale per i dipendenti pubblici che si traduce nella parità di trattamento tra i vari cittadini che vengono in contatto con l’amministrazione.
Le attività ulteriori che potrebbe svolgere il dipendente pubblico rispetto allo svolgimento della funzione pubblica possono costituire un problema, perché potrebbero legarlo professionalmente ad altri soggetti i cui interessi sono in conflitto con quelli pubblici oppure determinare favoritismi e scambi di favori. Ciò potrebbe compromettere la sua indipendenza nello svolgimento della funzione.
L’indipendenza del funzionario richiede che egli non abbia interessi, coinvolti nella propria attività, diversi da quello pubblico che deve perseguire.