Concetti Chiave
- La proprietà romana era caratterizzata da un'estensione illimitata, estendendosi sia al di sopra che al di sotto del bene.
- Secondo il principio della valenza assorbente, qualsiasi costruzione o incorporazione diventa automaticamente proprietà del proprietario del terreno.
- L'elasticità del diritto di proprietà permetteva la riespansione automatica una volta estinto un diritto reale minore.
- La perpetuità della proprietà significa che non esiste un termine predeterminato per la sua fine, a differenza dei trasferimenti a termine.
- Il requisito di gratuità distingue la proprietà del dominus da quella acquisita tramite concessioni provinciali.
Caratteristiche della proprietà romana
La proprietà (dominius ex iure Quiritium) presenta cinque diverse caratteristiche:
1. Illimitatezza interna: essa allude al fatto che il diritto di proprietà su un bene si estende sia al di sopra che al di sotto del suddetto bene. Tale concezione è espressa dall’eloquente citazione, solitamente attribuita al giurista Accursio, «ab inferis usque ad sidera (letteralmente dagli inferi fino alle stelle)»;
2. Valenza assorbente: qualunque cosa venga costruita o si incorpori al fondo diventa automaticamente di proprietà del proprietario del fondo, sulla base del principio (superficies solo cedit);
3. Elasticità: qualora si estingua un diritto reale minore che comprime il diritto di proprietà, questo si riespande autonomamente senza la necessità di alcun atto giuridico;
4. Perpetuità: non è possibile prevedere il momento in cui un diritto di proprietà avrà un termine. Di differente natura è il trasferimento di proprietà di un bene sottoposto a uno specifico termine di consegna;
5. Gratuità: si tratta del requisito fondamentale affinché persista il diritto di proprietà. Essa consente di distinguere la proprietà del dominus da quella di chi acquisiva la proprietà dei terreni provinciali a titolo concessivo, basata sempre su un atto di compravendita.
Sulla base de
l diritto classico, i giuristi hanno attribuito al diritto di proprietà vigente in epoca romana cinque distinte caratteristiche:
1. Illimitatezza interna: essa allude al fatto che il diritto di proprietà su un bene si estende sia al di sopra che al di sotto del suddetto bene. Tale concezione è espressa dall’eloquente citazione, solitamente attribuita al giurista Accursio, «ab inferis usque ad sidera (letteralmente dagli inferi fino alle stelle)»;
2. Valenza assorbente: qualunque cosa venga costruita o si incorpori al fondo diventa automaticamente di proprietà del proprietario del fondo, sulla base del principio (superficies solo cedit);
3. Elasticità: qualora si estingua un diritto reale minore che comprime il diritto di proprietà, questo si riespande autonomamente senza la necessità di alcun atto giuridico;
4. Perpetuità: non è possibile prevedere il momento in cui un diritto di proprietà avrà un termine. Di differente natura è il trasferimento di proprietà di un bene sottoposto a uno specifico termine di consegna;
5. Gratuità: si tratta del requisito fondamentale affinché persista il diritto di proprietà. Essa consente di distinguere la proprietà de
Interpretazione del diritto di proprietà
L’esercizio del diritto di proprietà nel mondo romano, dunque, prevedeva un’interpretazione molto ampia che si estendeva a diversi aspetti inerenti la titolarità su un bene. Le cose (res) sulle quali si poteva vantare la proprietà potevano essere, sulla base di quanto preposto e regolamentato dal diritto classico, res soli (cose immobili), quali ad esempio abitazioni, terreni e possedimenti fondiari, e res ceterae (cose mobili), che comprendevano beni quali animali da tiro e da soma, oggetti di uso quotidiano, adorni o decorazioni, ecc.
Sulla base di quale fosse il bene su cui si vantava la titolarità della proprietà, il diritto romano prevedeva delle implicazioni diverse per il proprietario e per l’esercizio di applicazione concreta del diritto di godere e disporre del suddetto bene.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali del diritto di proprietà nel mondo romano?
- Cosa significa "illimitatezza interna" nel contesto del diritto di proprietà romano?
- Come si manifesta la "valenza assorbente" nel diritto di proprietà romano?
- In che modo l'"elasticità" influisce sul diritto di proprietà romano?
- Qual è il ruolo della "gratuità" nel diritto di proprietà romano?
Le caratteristiche principali sono l'illimitatezza interna, la valenza assorbente, l'elasticità, la perpetuità e la gratuità.
Significa che il diritto di proprietà si estende sia al di sopra che al di sotto del bene, come espresso dalla citazione «ab inferis usque ad sidera».
Qualunque cosa venga costruita o incorporata al fondo diventa automaticamente di proprietà del proprietario del fondo, secondo il principio "superficies solo cedit".
Se un diritto reale minore che comprime il diritto di proprietà si estingue, il diritto di proprietà si riespande autonomamente senza necessità di un atto giuridico.
La gratuità è fondamentale per la persistenza del diritto di proprietà e distingue la proprietà del dominus da quella acquisita a titolo concessivo tramite compravendita.