Concetti Chiave
- La capacità giuridica si acquisisce alla nascita, mentre la capacità di agire arriva con la maggiore età, salvo condizioni specifiche come l'interdizione.
- Le situazioni giuridiche si dividono in favorevoli, come poteri e diritti soggettivi, e non favorevoli, come obblighi e doveri.
- Il potere giuridico è la possibilità di ottenere effetti legali, come accedere a cariche elettive o recedere da associazioni.
- Il diritto soggettivo è una situazione concreta e attuale, protetta dall'ordinamento, che consente di influenzare il comportamento altrui.
- I diritti si dividono in assoluti, che impongono a tutti di non ostacolarli, e relativi, che dipendono da comportamenti di soggetti specifici.
Capacità giuridica
In base agli artt. 1 e 2 del codice civile, la capacità giuridica si acquista, per quanto concerne le persone fisiche, al momento della nascita (mentre la capacità di agire, cioè di esercitare effettivamente i diritti di cui si è titolari o di assumere obblighi, si acquista di norma con la maggiore età e si può perdere al verificarsi di certe condizioni fissate dal codice, ad es. l’interdizione).
Le situazioni giuridiche nelle quali un soggetto può venirsi a trovare si dividono in:
- situazioni giuridiche favorevoli (poteri, diritti soggettivi, interessi legittimi);
- situazioni giuridiche non favorevoli (obblighi, doveri, soggezioni).
Fra le prime, il potere giuridico è una situazione potenziale e astratta che consiste nella possibilità di ottenere determinati effetti giuridici: ad esempio, il potere di accedere alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, senza distinzioni di sesso (art.
Il diritto soggettivo è, a differenza del potere, una situazione attuale e concreta che si determina quando l’ordinamento giuridico tutela l’interesse del soggetto in via diretta e immediata. L’ordinamento riconosce al titolare di un diritto soggettivo non solo determinate facoltà, ma anche la pretesa di condizionare il comportamento degli altri soggetti (ad esempio, il titolare di un diritto di proprietà che può disporre del bene in vario modo – venderlo, ipotecarlo ecc. – escludendo chiunque altro dal godimento dello stesso).
I diritti si dividono a loro volta in diritti assoluti e relativi. Si definisce assoluto il diritto che obbliga tutti i soggetti dell’ordinamento a non intralciarne il godimento. Vi sono dunque inclusi i diritti fondamentali della persona, che impongono a soggetti pubblici e privati di astenersi da comportamenti che possano lederli. Si definisce invece relativo il diritto la cui soddisfazione dipende da un comportamento prescritto a un soggetto determinato (è il caso dei diritti che possono derivare da un contratto e si risolvono nell’ottenere una certa prestazione).
Domande da interrogazione
- Quando si acquisisce la capacità giuridica secondo il codice civile?
- Qual è la differenza tra potere giuridico e diritto soggettivo?
- Come si distinguono i diritti assoluti dai diritti relativi?
La capacità giuridica si acquisisce al momento della nascita, mentre la capacità di agire si acquisisce con la maggiore età.
Il potere giuridico è una situazione potenziale e astratta, mentre il diritto soggettivo è una situazione attuale e concreta tutelata dall'ordinamento giuridico.
I diritti assoluti obbligano tutti a non intralciarne il godimento, mentre i diritti relativi dipendono da un comportamento prescritto a un soggetto determinato.