Andrea301AG
Ominide
1 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Dal 2000, le autonomie locali hanno subito interventi per razionalizzare l'uso delle risorse pubbliche.
  • La legge Delrio del 2014 ha riordinato le province e istituito città metropolitane, promuovendo unioni di comuni.
  • La legge Delrio è stata concepita come soluzione transitoria in attesa di una revisione costituzionale che non è avvenuta.
  • L'ordinamento regionale attuale deriva dalle riforme costituzionali del 1999 e 2001.
  • Le riforme hanno portato a ordinamenti regionali distinti, aumentando la differenziazione tra le regioni italiane.

Indice

  1. Evoluzione delle autonomie regionali
  2. Ordinamenti regionali attuali

Evoluzione delle autonomie regionali

Sin dai primi anni 2000, le autonomie regionali e locali subirono un susseguirsi di interventi (calati dall’alto, con le manovre finanziarie correttive anno dopo anno) nella direzione di un maggior rigore e della massima razionalizzazione nell’uso delle risorse pubbliche.
In ultimo, finalmente con qualche organicità, fu approvata la l. 7 aprile 2014, n. 56 (che porta il nome dell’allora ministro per gli affari regionali Graziano Delrio). Essa riordinava le province (già trasformate dal d.l. 201/2012 in enti non più direttamente eletti), istituiva le città metropolitane (già previste dalla l. 142/1990 e poi dall’art. 114 Cost., ma mai attuate), promuoveva le unioni e fusioni di comuni (anch’esse già previste a suo tempo, ma senza grandi risultati).

Questa legge, peraltro, era stata pensata come una soluzione ponte in attesa di una nuova revisione costituzionale del titolo V, che non si è però poi realizzata.

Ordinamenti regionali attuali

Per conoscere il vigente ordinamento regionale bisogna fare riferimento al testo del titolo V della Costituzione come innovato dalla l. cost. 1/1999 e dalla l. cost. 3/2001. Piuttosto che di «ordinamento regionale» si dovrebbe parlare, più correttamente, al plurale di «ordinamenti regionali»: infatti, dopo l’introduzione delle suddette riforme costituzionali, ogni regione costituisce, pur all’interno dell’ordinamento della Repubblica, un ordinamento a sé, con un livello di differenziazione che potrebbe nel tempo dilatarsi sempre di più.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community