Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'autonomia contrattuale nella crisi d'impresa permette di stipulare accordi per ristrutturare il debito e gestire l'impresa sotto controllo dei creditori.
  • Il concordato preventivo è una procedura concorsuale che consente la ristrutturazione del debito tramite una proposta dell'imprenditore ai creditori.
  • La libera determinazione delle parti nel contratto è sempre meno rilevante a causa delle norme che limitano l'autonomia contrattuale.
  • Il legislatore vede il declino dell'autonomia contrattuale come inevitabile per proteggere gli interessi della parte più debole.
  • Nonostante le restrizioni, il contratto rimane un mezzo efficace per esprimere le scelte relative agli interessi delle parti coinvolte.

Indice

  1. Autonomia contrattuale nella crisi d'impresa
  2. Concordato preventivo e approvazione
  3. Declino dell'autonomia contrattuale
  4. Contratto come strumento efficace

Autonomia contrattuale nella crisi d'impresa

Nell’ambito della crisi d’impresa, l’autonomia contrattuale consente di stipulare pattuizioni contrattuali dirette a incidere sul debito, realizzandone appunto la ristrutturazione, e pattuizioni concernenti la gestione dell’impresa, tramite le quali l’organizzazione dell’attività viene sottoposta a uno o più vincoli, dunque a forme di controllo nell’interesse dei creditori.

Concordato preventivo e approvazione

La ristrutturazione del debito può essere conseguita attraverso un concordato preventivo: si tratta di una procedura concorsuale che ruota attorno alla proposta che l’imprenditore in stato di crisi rivolge ai propri creditori. La proposta è approvata se accolta favorevolmente dalla maggioranza dei creditori ammessi al voto; coloro che non si esprimono vengono considerati consenzienti.

Declino dell'autonomia contrattuale

A prescindere da quali siano gli interessi che il contratto mira a soddisfare, la libera determinazione delle parti in base al loro arbitrario apprezzamento appare sempre meno rilevante. Le norme eteronome che regola il contratto (ad esempio l’art. 1372 C.C.) tendono infatti a ostacolare con forza sempre maggiore l’autonomia contrattuale: si parla, a tal proposito, di fine o declino del contratto.

Il legislatore ritiene tale declino inevitabile, poiché considera l’autonomia dei contraenti in parte sacrificabile dinanzi all’esigenza di salvaguardare la posizione e gli interessi della parte che può risultare più debole fra quelle coinvolte nella conclusione dell’accordo.

Contratto come strumento efficace

Ciononostante il contratto continua a rappresentare lo strumento più efficace per esprimere le proprie scelte relative agli interessi che si vogliono soddisfare.

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