Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'autonomia contrattuale nella crisi d'impresa permette di stipulare accordi per ristrutturare il debito e gestire l'impresa sotto controllo dei creditori.
  • Il concordato preventivo è una procedura concorsuale che consente la ristrutturazione del debito tramite una proposta dell'imprenditore ai creditori.
  • La libera determinazione delle parti nel contratto è sempre meno rilevante a causa delle norme che limitano l'autonomia contrattuale.
  • Il legislatore vede il declino dell'autonomia contrattuale come inevitabile per proteggere gli interessi della parte più debole.
  • Nonostante le restrizioni, il contratto rimane un mezzo efficace per esprimere le scelte relative agli interessi delle parti coinvolte.

Autonomia contrattuale nella crisi d’impresa

Nell’ambito della crisi d’impresa, l’autonomia contrattuale consente di stipulare pattuizioni contrattuali dirette a incidere sul debito, realizzandone appunto la ristrutturazione, e pattuizioni concernenti la gestione dell’impresa, tramite le quali l’organizzazione dell’attività viene sottoposta a uno o più vincoli, dunque a forme di controllo nell’interesse dei creditori.
La ristrutturazione del debito può essere conseguita attraverso un concordato preventivo: si tratta di una procedura concorsuale che ruota attorno alla proposta che l’imprenditore in stato di crisi rivolge ai propri creditori.

La proposta è approvata se accolta favorevolmente dalla maggioranza dei creditori ammessi al voto; coloro che non si esprimono vengono considerati consenzienti.

A prescindere da quali siano gli interessi che il contratto mira a soddisfare, la libera determinazione delle parti in base al loro arbitrario apprezzamento appare sempre meno rilevante. Le norme eteronome che regola il contratto (ad esempio l’art. 1372 C.C.) tendono infatti a ostacolare con forza sempre maggiore l’autonomia contrattuale: si parla, a tal proposito, di fine o declino del contratto.
Il legislatore ritiene tale declino inevitabile, poiché considera l’autonomia dei contraenti in parte sacrificabile dinanzi all’esigenza di salvaguardare la posizione e gli interessi della parte che può risultare più debole fra quelle coinvolte nella conclusione dell’accordo.
Ciononostante il contratto continua a rappresentare lo strumento più efficace per esprimere le proprie scelte relative agli interessi che si vogliono soddisfare.

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