Concetti Chiave
- L'estimo è la disciplina che fornisce le metodologie per valutare beni, diritti e danni, traducendo il loro valore in termini monetari.
- Il perito redige una perizia per rispondere a specifici quesiti di stima posti dal committente, sia in contesti conflittuali che non conflittuali.
- In ambito conflittuale, il perito può cercare di risolvere controversie in modo bonario o in via giudiziale, a seconda del livello di conflittualità.
- In contesti non conflittuali, la perizia mira a determinare il valore per scopi specifici del committente, indipendentemente dalla presenza di controversie.
- Nel processo civile, un consulente tecnico d'ufficio (CTU) viene nominato dal giudice per risolvere quesiti di stima, supportato da consulenti tecnici di parte (CTP).
Introduzione
L'estimo è la materia che fornisce la metodologia per la valutazione dei beni (mobili e immobili), diritti (usufrutto, sopraelevazione ecc...) e dei danni.
Valutare significa attribuire una determinata quantità di moneta al fine di risolvere un problema pratico, cioè calcolare l'equivalenza tra il denaro e l'oggetto della stima.
L'attività del perito
L'attività del perito può essere esercitata in ambito conflittuale e non conflittuale.
In ambito conflittuale la risoluzione del contenzioso costituice lo scopo della stima. In questo caso il compito del perito è offrire il proprio supporto tecnico-estimativo da perfezionare in sede legale con la presenza di un avvocato o di un notaio. Bisogna precisare due tipi di conflittualità: quella tendenziale e quella esasperata. Se vi è una conflittualità tendenziale il perito può cercare di risolvere le controvesie in via bonaria, ovvero con un libero accordo tra le parti. Ma se la conflittualità è esasperata, gli accordi verranno stabilità in via giudiziale con la presenza di un giudice e relativa sentenza basata sulla stima tecnica del perito.
La perizia di stima viene svolta anche in ambito non conflittuale. In questo caso lo scopo principale della stima è quello di determinare il valore per gli scopi definiti dal committente indipendentemente se vi è una conflittualità in atto o meno.
Tuto questo possiamo inserirlo nel processo civile.
Il processo civile viene attuato quando la parte ricorrente(chiamata anche attore), chiama in causa davanti ad un giudice mediante atto di citazione redatto da un legale la parte resistente(chiamata anche convenuto).
Il giudice,in merito ai problemi della controversia, nomina un consulente tecnico d'ufficio CTU (il perito di cui sopra), affinché risponda ad un determinato quesito. Il CTU presterà giuramento ed entro una data ben precisa, che comunicherà alle parti, svolgerà il compito dal giudice assegnatogli. Le parti in causa possono essere affiancate da un CTP, ovvero da un consulente tecnico di parte (termine usato per definire il geometra di oggi), che ha essenzialmente lo scopo di assistere e di controllare l'operato del CTU.
L'insieme delle operazioni eseguite dal CTU vengono racchiuse in una relazione di stima che dovrà essere depositata nella Cancelleria del Tribunale entro un termine fissato.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale del perito in ambito conflittuale?
- Come si svolge l'attività del perito in ambito non conflittuale?
- Qual è il ruolo del CTU nel processo civile?
In ambito conflittuale, il perito ha il compito di offrire supporto tecnico-estimativo per risolvere contenziosi, che possono essere risolti in via bonaria o giudiziale, a seconda del livello di conflittualità.
In ambito non conflittuale, il perito determina il valore dei beni o diritti per scopi definiti dal committente, indipendentemente dalla presenza di conflittualità.
Nel processo civile, il CTU è nominato dal giudice per rispondere a un quesito tecnico, prestando giuramento e depositando una relazione di stima nella Cancelleria del Tribunale entro un termine fissato.