Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Nel XII secolo, l'attività notarile richiedeva legittimazione da un'autorità per garantire l'affidabilità e l'autenticità dei documenti.
  • Il notaio era spesso un ecclesiastico o membro di un collegio professionale, incaricato di certificare la volontà dei privati con documenti definitivi e incontestabili.
  • In Italia, la validità di un documento notarile poteva essere contestata attraverso giuramenti e testimonianze, mentre nelle popolazioni germaniche tramite ordalia o duello.
  • I Franchi valorizzarono il ruolo del notaio, istituendo notai ufficiali per garantire l'autenticità degli atti pubblici in tutte le località dove operava un missus dominicus.
  • I notai italiani contribuirono alla creazione di testi dottrinali e formulari, recuperando schemi negoziali romani e documentando ogni atto notarile.

Indice

  1. Il ruolo del notaio nel Medioevo
  2. Strumenti di contestazione degli atti
  3. L'importanza del notaio per i Franchi

Il ruolo del notaio nel Medioevo

In età medievale, l’attività del notaio doveva essere legittimata da un soggetto dotato di auctoritas. L’editto di Rotari, infatti, puniva con il taglio della mano chiunque avesse redatto una carta notarile falsa, cioè non legittimata da un soggetto dotato di auctoritas. Durante l’alto Medioevo il notaio era solitamente un ecclesiastico o un membro di un collegio professionale. Egli poteva redigere documenti che certificassero la volontà dei privati. Le carte notarili dovevano presentare la publica fides, cioè l’affidabilità, elemento fondato sull’autorità che legittimava il notaio ad esercitare la sua professione. L’atto notarile doveva inoltre essere dotato di firmitas, cioè di una stabilità garantita dalla sua irrevocabilità (le parti non potevano rinnegare quanto certificato dalla cartula) e inattaccabilità (l’atto era efficace in caso di una controversia).

Strumenti di contestazione degli atti

Nella penisola italiana, il contenuto dell’instrumentum (documento) poteva essere contestato solo dal giuramento e dalle testimonianze; presso le popolazioni germaniche, l’instrumentum poteva essere contestato servendosi di atti quali l’ordalia o il duello. Dunque, mentre presso le popolazioni latine la certificazione della volontà delle parti era affidata a strumenti probatori di natura certa e solida, presso le popolazioni barbariche essa poteva essere corroborata o estinta mediante lo strumento aleatorio del duello.

L'importanza del notaio per i Franchi

I Franchi attribuirono grande importanza al ruolo del notaio, tanto da nominarne uno ufficiale in ogni località in cui operasse un missus dominicus e da predisporre un corpo di notai pubblici ufficiali delegati dall'autorità a fornire publica fides inderogabile agli atti rogati. I notai attivi in Italia diedero vita a testi dottrinali consuntivi del loro sapere giuridico (formularia) in cui venivano riportati alla luce gli schemi negoziali romani e alle cosiddette imbreviaturae, compilazioni consuntive di ogni atto notarile che redigevano.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo del notaio nel Medioevo?
  2. Nel Medioevo, il notaio doveva essere legittimato da un'autorità per redigere documenti affidabili e irrevocabili, spesso era un ecclesiastico o membro di un collegio professionale.

  3. Come potevano essere contestati gli atti notarili?
  4. In Italia, gli atti potevano essere contestati tramite giuramento e testimonianze, mentre presso le popolazioni germaniche si usavano ordalie o duelli.

  5. Qual era l'importanza del notaio per i Franchi?
  6. I Franchi consideravano il notaio fondamentale, nominando notai ufficiali in ogni località con un missus dominicus e creando un corpo di notai pubblici per garantire la publica fides agli atti.

Domande e risposte

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