Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Esistono tre criteri per distinguere tra atti preparatori ed esecutivi: univocità, aggressione alla sfera del soggetto passivo e azione tipica.
  • Gli atti preparatori sono caratterizzati da una perdurante equivocità e rimangono nella sfera del soggetto attivo.
  • Gli atti esecutivi sono univoci e invadono la sfera personale del soggetto passivo, segnando l'inizio dell'esecuzione del reato.
  • Secondo l'art. 56 del Codice penale, il delitto tentato si configura con atti idonei e non equivoci a commettere un reato, ma non completati.
  • L'art. 41 prevede il regolamento preventivo di giurisdizione, permettendo alle parti di sollevare questioni di giurisdizione alle Sezioni unite della Corte di cassazione prima di una decisione in primo grado.

Indice

  1. Criteri di distinzione degli atti
  2. Delitto tentato e relative pene

Criteri di distinzione degli atti

Esistono tre criteri di distinzione fra atti preparatori e atti esecutivi:

1) criterio dell’univocità → considera preparatori tutti gli atti contrassegnati da una perdurante equivocità, sebbene siano idonei rispetto alla commissione del reato. Invece, considera esecutivi gli atti univoci;

2) criterio dell’aggressione della sfera del soggetto passivo → considera preparatori tutti gli atti che rimangono nella sfera del soggetto attivo, esecutivi quelli che riescono ad invadere la sfera personale del soggetto passivo;

3) criterio dell’azione tipica → considera esecutivi soltanto gli atti che danno inizio all’esecuzione della fattispecie di parte speciale.

Delitto tentato e relative pene

Ai fini della configurabilità del delitto tentato rileva l’art. 56 del Codice penale.

Art. 56 → delitto tentato

Chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato, se l’azione non si compie o l’evento non si verifica.

Il colpevole del delitto tentato è punito con la reclusione non inferiore a 12 anni se la pena stabilita è l’ergastolo e, negli altri casi, con la pena stabilita per il delitto, diminuita da un terzo a due terzi.

Se il colpevole volontariamente desiste dall’azione, soggiace soltanto alla pena per gli atti compiuti, qualora questi costituiscano per sé un reato diverso. Se volontariamente impedisce l’evento, soggiace alla pena stabilita per il reato, diminuita da un terzo alla metà.

Se le parti sono d’accordo non impugnano e sulla questione si forma giudicato non più discutibile;

- soluzione anticipata.→ può essere adottata mediante regolamento preventivo di giurisdizione.

Art. 41 → regolamento preventivo di giurisdizione

Finché la causa non sia decisa nel merito in primo grado, ciascuna parte può chiedere alle Sezioni unite della Corte di cassazione che risolvano le questioni di giurisdizione di cui all'art. 37. L'istanza si propone con ricorso a norma degli artt. 364 ss., e produce gli effetti di cui all'art. 367.

La pubblica amministrazione che non è parte in causa può chiedere in ogni stato e grado del processo che sia dichiarato dalle Sezioni unite della Corte di cassazione il difetto di giurisdizione del giudice ordinario a causa dei poteri attribuiti dalla legge all'amministrazione stessa, finché la giurisdizione non sia stata affermata con sentenza passata in giudicato.

Quindi, la pubblica amministrazione che non è parte in causa può chiedere in ogni stato e grado del processo che sia dichiarato dalle Sezioni unite della Corte di cassazione il difetto di giurisdizione del giudice ordinario a causa dei poteri attribuiti dalla legge all'amministrazione stessa, finché la giurisdizione non sia stata affermata con sentenza passata in giudicato.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i criteri per distinguere tra atti preparatori e atti esecutivi?
  2. I criteri sono tre: l’univocità, l’aggressione della sfera del soggetto passivo e l’azione tipica.

  3. Cosa prevede l'articolo 56 del Codice penale riguardo al delitto tentato?
  4. L'articolo 56 stabilisce che chi compie atti idonei e non equivoci per commettere un delitto risponde di delitto tentato, con pene specifiche a seconda della gravità del reato.

  5. Cosa succede se il colpevole desiste volontariamente dall'azione nel delitto tentato?
  6. Se desiste volontariamente, è punito solo per gli atti compiuti che costituiscono un reato diverso, o con una pena ridotta se impedisce l'evento.

  7. Come si può risolvere una questione di giurisdizione secondo l'articolo 41?
  8. Si può chiedere alle Sezioni unite della Corte di cassazione di risolvere la questione tramite un regolamento preventivo di giurisdizione, finché la causa non sia decisa nel merito in primo grado.

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