Concetti Chiave
- Gli atti parzialmente esteriorizzati manifestano l'intenzione criminosa, distinguendosi dal mero proposito delittuoso, che è irrilevante secondo il principio cogitationis poenam nemo patitur.
- Il tentativo è punibile poiché comporta un comportamento materiale che causa una lesione effettiva o una messa in pericolo concreta del bene giuridico protetto.
- Il tentativo di reato è considerato una figura autonoma e completa, con tutti gli elementi necessari: fatto tipico, antigiuridicità e colpevolezza.
- È fondamentale distinguere tra atti preparatori e atti esecutivi in un delitto tentato, una differenza spesso difficile da rilevare in pratica.
- Il forum necessitatis consente al giudice italiano di intervenire in casi di grave violazione dei diritti di difesa all'estero, pur senza giurisdizione, con decisioni opponibili in altri Paesi per protezione.
Indice
Intenzione criminosa e tentativo
Gli atti parzialmente esteriorizzati sono tali da esternare l’intenzione criminosa; diversamente si sarebbe dinnanzi a un mero proposito delittuoso, irrilevante in virtù del principio cogitationis poenam nemo patitur.
Il tentativo è punibile perché il proposito criminoso si traduce in un comportamento materiale che produce un’effettiva lesione o, almeno, la concreta messa in pericolo del bene giuridicamente protetto.
Quindi → consumazione e tentativo riflettono rispettivamente la lesione effettiva e la lesione potenziale del bene oggetto di protezione.
Delitto tentato e atti esecutivi
Il tentativo costituisce un delitto di minore grado rispetto al reato consumato. Ciò non vuol dire che il tentativo è un delitto imperfetto: anzi, è perfetto perché presenta tutti gli elementi necessari per presupporre l’esistenza del reato; sono rilevabili il fatto tipico, l’antigiuridicità e la colpevolezza.
Dal punto di vista giuridico, il tentativo costituisce una figura autonoma di reato.
Nell’ambito del delitto tentato è necessario distinguere gli atti preparatori, cioè prodromici al reato, dagli atti esecutivi, costituenti il reato in sé. In concreto, questa differenza è molto difficile da rilevare: nel delitto di omicidio, ad esempio, l’atto esecutivo coincide con il momento in cui l’agente si apposta, con quello in cui spiana l’arma, con quello in cui prende la mira, ovvero col momento finale in cui preme il grilletto?
Giurisdizione e diritto italiano
In sostanza:
- se il fatto illecito sia avvenuto sul territorio nazionale;
- se si tratti di azione promossa da consumatore domiciliato in Italia;
- con riferimento ai contratti asimmetrici, se la parte debole (anche attrice) ha un forte legame fattuale con l’Italia.
- art. 9 → giurisdizione volontaria
1. In materia di giurisdizione volontaria, la giurisdizione sussiste, oltre che nei casi specificamente contemplati dalla presente legge e in quelli in cui è prevista la competenza per territorio di un giudice italiano, quando il provvedimento richiesto concerne un cittadino italiano o una persona residente in Italia o quando esso riguarda situazioni o rapporti ai quali è applicabile la legge italiana;
- art. 10 → materia cautelare
1. In materia cautelare, la giurisdizione italiana sussiste quando il provvedimento deve essere eseguito in Italia o quando il giudice italiano ha giurisdizione nel merito;
Forum necessitatis e giurisdizione
Il forum necessitatis è l’istituto giuridico in virtù del quale, in caso di grave violazione dei diritti di difesa nello Stato estero avente giurisdizione, il giudice italiano, pur privo di giurisdizione, può accettare di conoscere la causa rendendo una decisione non coercibile nel Paese di giurisdizione; vuol dire che ad esso la decisione non può essere imposta. Tuttavia questa decisione può essere opponibile, previo riconoscimento, negli altri Paesi con finalità di protezione.
Domande da interrogazione
- Cosa distingue gli atti parzialmente esteriorizzati dal mero proposito delittuoso?
- Perché il tentativo è considerato punibile?
- Qual è la differenza tra atti preparatori e atti esecutivi nel contesto del delitto tentato?
- In quali circostanze la giurisdizione italiana può intervenire in materia cautelare?
Gli atti parzialmente esteriorizzati esternano l’intenzione criminosa, mentre un mero proposito delittuoso è irrilevante secondo il principio cogitationis poenam nemo patitur.
Il tentativo è punibile perché il proposito criminoso si traduce in un comportamento materiale che produce una lesione effettiva o mette concretamente in pericolo il bene giuridicamente protetto.
Gli atti preparatori sono prodromici al reato, mentre gli atti esecutivi costituiscono il reato in sé. La distinzione tra i due è spesso difficile da rilevare in pratica.
La giurisdizione italiana in materia cautelare sussiste quando il provvedimento deve essere eseguito in Italia o quando il giudice italiano ha giurisdizione nel merito.