Concetti Chiave
- La legge ordinaria deve essere generale e astratta, applicabile a tutti e ripetibile nel tempo, indipendentemente dai singoli casi.
- L'astrattezza delle leggi è sempre più messa in discussione, poiché lo stato cerca di adattare le leggi per renderle più concrete.
- La corte costituzionale permette al legislatore di adottare norme circoscritte, vigilando per evitare discriminazioni irragionevoli.
- Il principio di preferenza della legge consente al giudice ordinario di disapplicare una fonte secondaria del diritto in favore di una primaria.
- Questo principio rafforza il ruolo del giudice comune nel sistema legale, evidenziando la relazione tra giudice ordinario e giudice amministrativo (TAR).
Indice
Astrattezza e preferenza legislativa
Astrattezza legislativa
Affinché sia considerata valida, la legge ordinaria deve essere dotata di due caratteristiche ineliminabili: la generalità, cioè la pari efficacia di una legge nei confronti di tutti, e l’astrattezza, cioè la potenziale ripetibilità di una legge nel corso del tempo a prescindere dal singolo caso.
Tramite la legge non si approvano regole astratte, bensì regole concrete.
Principio di preferenza della legge
Nel caso in cui una fonte secondaria del diritto entri in contrasto con una fonte primaria, il compito di annullare la fonte sotto ordinata spetta al giudice amministrativo. Un giudice ordinario, però, può assumersi l’onere di disapplicare la legge sotto ordinata caso per caso, affidandone l’annullamento al tar. Il giudice ordinario, dunque, può preferire di applicare una legge rispetto ad un’altra: ciò costituisce il principio di preferenza della legge. L’applicazione di tale criterio consente di consolidare la posizione, all’interno dell’ordinamento giuridico, del giudice comune, a cui è affidata la risoluzione concreta dei casi nei confronti dei quali è chiamato ad esprimersi. Essa permette altresì di analizzare il rapporto che intercorre tra giudice amministrativo (TAR) e giudice comune.