Concetti Chiave
- L'articolo 3 della Costituzione italiana si focalizza sull'uguaglianza tra tutti i cittadini, utilizzando il principio di ragionevolezza per valutare la legittimità delle leggi.
- La Corte costituzionale può dichiarare una legge illegittima rispetto all'articolo 3 attraverso un confronto con altre leggi, applicando il principio di ragionevolezza.
- Un esempio di applicazione del principio di ragionevolezza è la decisione della Corte di dichiarare illegittima una legge sul concorso di polizia che non considerava le differenze di altezza tra uomini e donne.
- Il primo comma dell'articolo 3 garantisce l'uguaglianza formale, vietando discriminazioni e applicando il principio di ragionevolezza nelle valutazioni giuridiche.
- Il secondo comma mira all'uguaglianza sostanziale, cercando di rimuovere barriere economiche e sociali, come tramite borse di studio, per equilibrare le opportunità tra i cittadini.
Articolo 3 della Costituzione italiana
Indice
Il principio di ragionevolezza
L’articolo 3 della Costituzione italiana tutela l’uguglianza fra tutti i cittadini. Per rendere concreta e fattuale l’affermazione dell’uguaglianza, la dottrina giurisprudenziale si è servita del cosiddetto «principio di ragionevolezza», inteso come principio mobile, fondato sulla ragionevolezza, mediante cui la Corte costituzionale può decidere di dichiarare illegittima una legge rispetto all’articolo 3. Nel corso della storia giurisprudenziale italiana, infatti, la Corte ha spesso dichiarato illegittime leggi ai sensi dell’articolo 3. Quando ciò accade, la Corte non tiene conto solo della legge in questione e dell’articolo 3: il giudizio di uguaglianza e differenza viene sempre svolto comparando (per analogia o per differenza) la legge in esame con un’altra legge (terzo in comparationis), dichiarandola eventualmente illegittima rispetto a un’altra categoria disciplinata dalla legge adottata come parametro di comparazione.
Applicazioni pratiche del principio
L’applicazione del principio di ragionevolezza nell’ambito dell’articolo 3 trova espressione concreta in diversi casi: diversi anni fa, ad esempio, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la legge relativa al concorso di accesso al corpo di polizia, limitatamente alla parte in cui non prevedeva che, il requisito necessario dell’altezza media non teneva conto della naturale differenza di altezza che, normalmente, intercorre tra uomini e donne. La Corte, dunque, servendosi del principio di ragionevolezza ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione italiana, ha analizzato la legittimità della legge in questione partendo proprio dalla naturale disuguaglianza, e dunque non parificazione, che in
Uguaglianza formale e sostanziale
Il primo comma dell’articolo 3 tutela l’uguaglianza formale, dunque analizzata dal punto di vista giuridico, che è concretizzata mediante il divieto di discriminazione e l’applicazione del principio di ragionevolezza.
Il secondo comma dello stesso articolo, invece, non propone una valutazione sul piano del trattamento giuridico, bensì mira al raggiungimento dell’uguaglianza sostanziale fra tutti i cittadini, rimuovendo gli ostacoli che in concreto limitano le possibilità dei singoli cittadini. Si pensi, ad esempio, agli studenti capaci e meritevoli che tuttavia non possono accedere ad alcun corso di studi a causa di motivazioni economiche. In tal caso, lo Stato interviene tramite l’elargizione di borse o assegni di studi. Gli interventi in materia di uguaglianza sostanziale, però, non garantiscono mai il raggiungimento del risultato, ma mirano, con appositi provvedimenti, alla parificazione delle condizioni fra i cittadini in uno stesso contesto. L’elargizione di borse o assegni di studi, dunque, non garantisce agli assegnatari un esito positivo in ambito universitario, ma fornisce loro gli stessi strumenti di cui godono gli studenti che hanno la possibilità economica di accedere all’università.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del principio di ragionevolezza nell'applicazione dell'articolo 3 della Costituzione italiana?
- Come si differenziano i due commi dell'articolo 3 della Costituzione italiana?
- In che modo lo Stato italiano interviene per promuovere l'uguaglianza sostanziale?
- Qual è un esempio di applicazione del principio di ragionevolezza da parte della Corte costituzionale?
Il principio di ragionevolezza permette alla Corte costituzionale di dichiarare illegittime leggi che non rispettano l'uguaglianza, comparando la legge in esame con un'altra per valutare la legittimità.
Il primo comma tutela l'uguaglianza formale e vieta la discriminazione, mentre il secondo comma mira all'uguaglianza sostanziale, rimuovendo ostacoli che limitano le possibilità dei cittadini.
Lo Stato interviene tramite l'elargizione di borse o assegni di studio per rimuovere ostacoli economici che impediscono l'accesso all'istruzione, senza garantire però il successo accademico.
Un esempio è la dichiarazione di illegittimità della legge sul concorso di accesso al corpo di polizia, che non considerava la differenza naturale di altezza tra uomini e donne.