Concetti Chiave
- In the second terrace of Ante-Purgatory, Dante encounters the spirit of Sordello, a notable poet from Mantua, who reacts warmly upon learning Virgil's origin.
- Sordello, admired by Dante for his patriotic values, symbolizes the love for one's homeland and contrasts with the discord among Italians.
- Dante uses this meeting to launch a fierce criticism against the internal conflicts in Italy, attributing blame to both the Church and the emperors.
- The scene emphasizes the contrast between Sordello's embrace of a fellow Mantuan and the ongoing strife among Italians from the same regions.
- Dante concludes with a poignant invective against Florence, using irony and sarcasm to express his painful compassion for his native city.
Incontro con Sordello
Nel 2° balzo dell’Antipurgatorio, fra i negligenti che morirono di morte violenta, Virgilio mostra a Dante un’anima che, posta in disparte guarda i due poeti con fare altero e disdegnoso. Avvicinatosi ad essa, Virgilio le chiede quale sia il cammino più agevole per salire. Ma lo spirito, invece di rispondere alla domanda chiede ai due poeti la loro patria e la loro condizione.
Non appena Virgilio cita la città di Mantova, lo spirito che se ne stava seduto immerso nella sua solitudine e concentrato su se stesso , balza in piedi e si affretta dichiarare il suo nome e la sua patria. Poi le due ombre si gettano una nelle braccia dell’altra.Sordello e l'amore per la patria
Lo spirito è Sordello, il miglior poeta italiano del XIII secolo che scrivesse in provenzale, nato a Goito, presso Mantova da un feudatario di un vescovo-conte. Scrisse poesie di argomento amoroso e politico ed ebbe una vita molto movimentata: una giovinezza avventurosa e appassionata seguita da un periodo di rigenerazione morale e di interessi politici. Dante lo stimava molto perché vedeva in lui un simbolo molto significativo dell’amore per la propria patria. Questa scena commovente tra i due concittadini (Virgilio non poteva conoscere Sordello), risveglia in Dante il pensiero delle discordie che laceravano in quel tempo l’Italia e lo trascina in una violenta invettiva.
Dante e l'invettiva contro l'Italia
Mentre Sordello accolse con tanto affetto un suo concittadino, senza averlo mai conosciuto di persona, gli Italiani vivono in guerra fra di loro e, anche se nati all’interno delle stesse mura, si lacerano a vicenda. Colpevoli di questa triste situazione che fa dell’Italia una nave continuamente sbattuta dalla tempesta, sono gli uomini di Chiesa, che invece di occuparsi delle religione, di fatto stanno usurpando il potere imperiale. Ma anche gli imperatori sono responsabili, come Alberto I d’Austria su cui Dante invoca la maledizione divina. Dante chiude la sua invettiva con un’apostrofe contro Firenze. Essa viene paragonata ad un’inferma che cerca sollievo dal suo dolore voltandosi ora su un fianco, ora sull’altro. Nei confronti della sua città natale, in questo passo Dante ricorre all’ironia e al sarcasmo, due sentimenti che, alla fine, cedono il passo ad una compassione dolorosa.
Domande da interrogazione
- Chi è lo spirito che Dante e Virgilio incontrano nel 2° balzo dell’Antipurgatorio?
- Qual è il significato dell'incontro tra Virgilio e Sordello per Dante?
- Quali sono le critiche di Dante verso l'Italia e i suoi governanti?
Lo spirito è Sordello, un poeta italiano del XIII secolo, noto per scrivere in provenzale e per il suo amore per la patria.
L'incontro risveglia in Dante il pensiero delle discordie italiane e lo porta a una violenta invettiva contro l'Italia, evidenziando l'amore di Sordello per la patria.
Dante critica gli uomini di Chiesa per usurpare il potere imperiale e gli imperatori, come Alberto I d’Austria, per la situazione di discordia in Italia, culminando con un'apostrofe contro Firenze.