Divina Commedia - Purgatorio (3)

Il Viaggio delle Anime

Le anime di color che si sono pentiti in punto di morte, alla foce del Tevere, vengono fatte salire su un vascello guidato dalle ali di un angelo, fino ad arrivare alla spiaggia del purgatorio. La parte più bassa è appunto quella dell’antipurgatorio, dove sostano le anime che si sono pentite all’ultimo momento prima di morire e poi scontano là la pena in base alle leggi divine. ad esempio dante incontra come gruppo quello delle anime degli scomunicati, ossia coloro che si erano pentiti alla fine ma che per la chiesa erano destinate all’inferno ed esse scontano la pena di 30 anni x il periodo di tempo che erano state scomunicate. Nell’antipurgatorio le anime sono raggruppate a schiera, in base alla durata della pena da scontare. Le anime che si sono pentite in precedenza, invece, raggiungono subito l’ingresso del vero e proprio purgatorio, il quale è caratterizzato da una porta sulla quale si trova un angelo che incide con una spada sette P sulla fronte di dante, per rappresentare i sette peccati capitali. Alla fine di ogni cornice superata, Dante troverà un angelo in grado di cancellare il segno corrispondente ad uno dei peccati.

Struttura del Purgatorio

Il purgatorio è composto da sette cornici, andando dal peccato più grave a quello meno grave. Nella prima cornice ci si purifica dalla superbia, nella secondo dall’invidia, nella terza dall’ira, nella quarta dall’accidia, nella quinta dall’avarizia (=rapporto scorretto con il denaro), nella sesta dalla gola e nella settima dalla lussuria. Attraversando le cornici, le anime si purificano da quella che è la tendenza dell’uomo al peccato (ci si ferma di più nelle cornici, ai quali peccati si era più inclini).

Man mano che Dante sale la montagna, la fatica diminuisce perché si alleggerisce dei peccati.

Amore e Peccati Capitali

Il purgatorio è dominato dal sentimento e dall’idea dell’amore, dunque i peccati capitali sono riuniti in base ad una certa riflessione sull’amore. Dante vede in cielo come prima pianeta Venere (pianeta dell’amore) perché qui si sperimenta l’amore di Dio. Superbia, invidia ed ira nascono da un amore rivolto ad un malo obietto(=qualcosa di negativo), ossia l’amore eccessivo che l’uomo rivolge a sé stesso e che porta a volere il male altrui. L’accidia consiste invece in uno scarso amore rivolto nei confronti di Dio (es: Petrarca) e attualmente corrisponde alla pigrizia e alla depressione. Avarizia, gola e lussuria sono caratterizzati dall’eccessivo amore per i beni terreni (per il denaro, il cibo o il corpo di una persona).

Virtù e Consapevolezza

Le anime che sostano e superano le cornici sono sottoposte a castighi fisici ma compiono anche un cammino di consapevolezza, perciò alle anime vengono offerti degli esempi di vizio punito e di virtù opposta premiata.

La prima virtù è relativa alla vita della Madonna.

La virtù opposta alla superbia è l’umiltà, la virtù opposta all’invidia è la carità, la virtù opposta all’ira è la mitezza, la virtù opposta all’accidia è la sollecitudine, la virtù opposta all’avarizia è la parsimonia, la virtù opposta alla gola è la temperanza, la virtù opposta alla lussuria è la castità.