Concetti Chiave
- Martino IV fu papa dal 1281 al 1285.
- Ubaldino degli Ubaldini risiedeva nel Mugello ed era legato a figure condannate nell'Inferno di Dante.
- Bonifazio dei Fieschi servì come arcivescovo di Ravenna dal 1274 al 1294.
- Bonagiunta da Lucca, notaio e poeta, contribuì alla diffusione della poesia siciliana in Toscana e conosceva Dante.
- Iacopo da Lentini, notaio alla corte di Federico II, avviò la poesia d'arte in volgare italiano con temi d'amore cortese.
Il Papa e la sua Famiglia
Fu papa dal 1281 al 1285.
Egli risiedeva nel castello di Pila nel Mugello. Era fratello del cardinale Ottaviano, collocato tra gli eretici nel canto X dell'inferno, e padre dell'arcivescovo Ruggieri che è condannato tra i traditori della patria mentre il conto Ugolino gli rode il capo. Lo troviamo nel canto XXXIII dell'inferno.
Ruoli e Carriera
Fu arcivescovo di Ravenna dal 1274 al 1294.
Fu podestà di Faenza nel 1296 e morì nel 1316.
Era un insaziabile bevitore .Contributi alla Poesia
Fu un notaio residente a Lucca, fece conoscere alla Toscana la poesia della scuola siciliana. Fu influenzato da Guittone d'Arezzo infatti ne condivise la passione morale ma non gli artifici retorici. Lui preferì infatti un lessico chiaro e melodico. La sua fama è legata a una tenzone in cui accusa Guido Guinizzelli di aver cambiato il contenuto e lo stile della poesia d'amore.
Egli conosceva Dante.
Fu notaio della corte siciliana di Federico II. Fu iniziatore della poesia d'arte in volgare italiano. Le sue liriche erano circa quaranta e furono scritte tra il 1233 e il 1240, si riferiscono all'amore cortese.
Poesia e Politica
Guittone d'Arezzo fu il più importante esponente dei poeti detti siculo-toscani. Oltre al tema amoroso, introdusse anche temi politici che si riferivano agli scontri tra fazioni cittadine. Lo stile aspro è aperto alla ricchezza lessicale del volgare.