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di Agomei
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Concetti Chiave

  • Il diciottesimo canto del Purgatorio si svolge nella quarta cornice, dove sono collocate le anime degli accidiosi, costrette a correre senza sosta come pena per il loro scarso amore per il bene.
  • Dante esplora il concetto di amore, con Virgilio che spiega come l'anima sia naturalmente inclinata ad amare ciò che appare bello, ma questo amore può diventare negativo se rivolto verso obiettivi sbagliati.
  • Nel canto, le anime gridano esempi di sollecitudine, come Maria che visita Elisabetta e Giulio Cesare nelle sue azioni belliche, per contrastare l'accidia.
  • Un'anima, l'abate del monastero di San Zeno, dialoga brevemente con Virgilio, profetizzando la punizione di Alberto della Scala per aver imposto un figlio illegittimo come abate.
  • Dante, esausto, è infine colto dal sonno dopo essere stato testimone della corsa delle anime e degli esempi di accidia punita, come gli ebrei che non seguirono Mosè e i compagni di Enea.

Indice

  1. Ambientazione e contesto del canto
  2. Virgilio e il concetto di amore
  3. Esempi di sollecitudine e accidia

Ambientazione e contesto del canto

Il diciottesimo canto della Divina commedia di Dante Alighieri è ambientato dal poeta nella seconda cantica dell'opera, più precisamente nella quarta cornice del Purgatorio. L'arco temporale in cui è ambientato e su cui si sofferma questo canto risale a circa mezzanotte di lunedì undici aprile dell'anno del 1300. Anche questo può essere visto come un canto secondario vista la sua irrilevanza nella trama dell'opera in generale, ma non per questo è detto che tale canto debba essere trascurato e tralasciato non letto poiché ogni canto di Dante è scritto con una sua particolarità e virtù. Nella quarta cornice Dante colloca le anime degli accidiosi, ovvero tutte quelle persone che hanno dedicato scarso amore per il bene durante la loro vita. Secondo Dante tali anime sono costrette a correre senza sosta intorno alla quarta cornice che Dante accompagnato dalla figura di Virgilio si apprestano a varcare.

Virgilio e il concetto di amore

La spiegazione di Virgilio sull'ordinamento del Purgatorio spinge Dante a chiedere una definizione su quello che è definito concetto di amore ed è la tematica al centro di questo diciottesimo canto. Il poeta latino spiega così che l'anima è spinta spontaneamente ad amare e si rivolge verso ogni oggetto che piace non appena la bellezza traduce in atto questa sua attitudine; tale amore si dimostra negativo se è rivolto verso qualcosa di sbagliato o se si attua in maniera distorta.

Grazie alla ragione l'uomo è in grado di distinguere i desideri buoni da quelli cattivi e in virtù del libero arbitrio può decidere quali assecondare.

Esempi di sollecitudine e accidia

Soddisfatto delle spiegazioni fornite dal maestro, il pellegrino lascia i propri pensieri vagare liberamente. Essendo ormai mezzanotte sta per essere colto da un senso di sonnolenza, quando all'improvviso sente correre alle proprie spalle un gruppo di anime che si precipitano affannosamente. Giunti presso i due poeti, i primi spiriti della schiera gridano due esempi di sollecitudine (quella che era la virtù opposta all'accidia): la figura di Maria, accorsa a visitare la cugina Elisabetta rimasta incinta, e Giulio Cesare, rapido nelle azioni belliche della guerra contro Pompeo. Una delle anime che compaiono in questo canto, l'abate del monastero veronese di San Zeno, scambia rapidamente alcune parole con Virgilio, la guida spirituale di Dante, dicendo che presto Alberto della Scala sconterà l'offesa mossa alla prestigiosa istituzione monastica imponendo come abate un proprio figlio illegittimo, turpe moralmente e fisicamente. Dal fondo del gruppo, che continua a muoversi velocemente, due anime gridano altrettanti esempi di accidia punita: gli ebrei che, dopo il passaggio del Mar Rosso, si rifiutarono di seguire Mosè nel cammino verso la Terra Promessa; i compagni di Enea che a un certo punto decisero di non continuare il viaggio alla volta del Lazio, fermandosi in Sicilia. Alla fine Dante, vinto dalla stanchezza, è colto dal sonno.

Domande da interrogazione

  1. In quale cornice del Purgatorio Dante colloca le anime degli accidiosi e quali sono le loro pene?
  2. Dante colloca le anime degli accidiosi nella quarta cornice del Purgatorio, dove sono costrette a correre senza sosta come pena per il loro scarso amore per il bene durante la vita.

  3. Qual è la spiegazione fornita da Virgilio riguardo al concetto di amore nel diciottesimo canto del Purgatorio?
  4. Virgilio spiega che l'anima è naturalmente incline all'amore, rivolgendosi verso ciò che le appare bello. Tuttavia, questo amore diventa negativo se indirizzato verso obiettivi sbagliati o se espresso in modo distorto.

  5. Quali esempi di sollecitudine, la virtù opposta all'accidia, vengono citati nel canto?
  6. Gli esempi di sollecitudine citati sono la figura di Maria, che visita la cugina Elisabetta, e Giulio Cesare, rapido nelle azioni belliche. Questi esempi sono gridati dalle anime per dimostrare la virtù opposta all'accidia.

  7. Chi è l'anima che dialoga brevemente con Virgilio e quale profezia fa riguardo ad Alberto della Scala?
  8. L'anima che dialoga con Virgilio è l'abate del monastero veronese di San Zeno. Egli profetizza che Alberto della Scala sconterà l'offesa mossa alla prestigiosa istituzione monastica, avendo imposto come abate un proprio figlio illegittimo, moralmente e fisicamente turpe.

Domande e risposte

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