Concetti Chiave
- Dante sogna una donna che si trasforma in una sirena, simboleggiando i peccati di avarizia, gola e lussuria.
- Una figura santa invita Virgilio a smascherare la sirena, rappresentando la ragione che rivela i vizi al peccatore.
- L'angelo della sollecitudine guida Dante e Virgilio alla quinta cornice, cancellando il peccato dell'accidia dalla fronte di Dante.
- Nella quinta cornice giacciono avari e prodighi, puniti con sguardo fisso a terra come contrappasso per la loro ossessione materiale.
- Papa Adriano V, tra i dannati, riconosce la vanità della vita terrena solo alla fine del suo pontificato.
Il Sogno di Dante
Il canto è introdotto con la descrizione dell'alba: egli sogna di vedere una donna balbuziente e pallida, che si trasforma lentamente in una sirena che canta. Un'altra donna, santa e premurosa, invita Virgilio a strapparle i vestiti, e rilascia un forte fetore. La visione di questa figura termina i sogni di Dante e lo risveglia. Al suo risveglio Dante segue il suo maestro, e l'angelo della sollecitudine li invita a raggiungere la quinta cornice. Successivamente l'angelo cancella dalla fronte di Dante la quarta P, che simboleggia il peccato dell'accidia.
L'Interpretazione di Virgilio
Virgilio spiega che la sirena che è apparsa in sogno a Dante rappresenta i tre peccati (avarizia, gola, lussuria) espiati nelle rimanenti cornici, mentre la donna santa indica alla ragione (simboleggiata da Virgilio) di rivelare al peccatore la gravità dei vizi, incitando a liberarsene.
La Quinta Cornice
Arrivati alla quinta cornice, Dante e Virgilio scorgono gli avari e i prodighi, giacenti sul pavimento e con mani e piedi legati. Uno di essi è papa Adriano V, che afferma di aver riconosciuto la caducità della vita terrena solo alla fine del suo pontificato. I dannati che vengono puniti in questa cornice sono puniti secondo la legge del contrappasso: così come non volsero mai gli occhi verso il cielo in vita, sono obbligati a tenere lo sguardo basso anche nel Purgatorio; così come furono focalizzati sui loro beni terreni, così aderiscono al pavimento. Dante esorta il papa ad alzarsi, spiegando che siamo tutti uguali davanti a Dio.