Concetti Chiave
- Virgilio spiega a Dante che l'amore è un'inclinazione naturale dell'animo verso ciò che piace, influenzando le azioni buone e cattive.
- Dante è confuso sulla responsabilità dell'anima se vincolata all'amore, ma Virgilio chiarisce che la ragione permette di distinguere tra bene e male.
- Virgilio sottolinea che l'uomo possiede il libero arbitrio, una volontà libera che lo guida verso la virtù, concetto sostenuto dai filosofi.
- A mezzanotte, Dante è svegliato dall'arrivo di molte anime che corrono, guidate da esempi di sollecitudine come Maria ed Elisabetta e Cesare in Spagna.
- Le anime degli accidiosi, inclusa quella dell'abate di San Zeno, si spronano a purgarsi, chiudendo il corteo con esempi di accidia punita.
La lezione di Virgilio
Virgilio ha concluso la sua alta lezione e Dante lo prega di spiegarli che cosa sia l’amore dal quale derivano le buone e le cattive azioni. L’amore, dice Virgilio, è una tendenza istintiva dell’animo verso ciò che gli piace. L’intelletto prende l’immagine delle cose esterne, e se l’anima si piega verso di esse, dimostra un’inclinazione naturale all’amore.
Il dubbio di Dante
Dante è colto da un altro dubbio. Egli non capisce come mai l’anima può essere considerata responsabile del suo agire, se resta vincolata all’amore, che si rivolge di necessità verso l’oggetto che piace. Virgilio spiega quindi che è vero che l’uomo tende per natura verso ciò che gli piace, ma possiede anche la ragione che gli permette di distinguere il bene dal male e lo guida alla virtù. I filosofi si accorsero di questa facoltà e per ciò diedero al mondo dottrine morali. Quindi l’uomo possiede una volontà che lo rende libero che Beatrice chiamerà libero arbitrio.
L'arrivo delle anime
È mezzanotte e Dante procede come assonnato, ma ad un tratto è scosso dall’arrivo di molte anime, che corrono veloci. Due di esse precedono la schiera gridando esempi di sollecitudine: quello di Maria che si affretta a visitare Elisabetta e quello di Cesare, che corse in Spagna per distruggere i Pompeiani. Le altre anime si spronano a vicenda. Virgilio si rivolge ad essi per sapere da che parte di salga nella quinta cornice. Uno risponde invitando i due poeti a seguire le anime e si scusa di non potersi fermare, poiché le anime degli accidiosi sono continuamente spronate a purgarsi. Lo spirito che ha parlato è l’abate di San Zeno in Verona, che lamenta la sorte del suo monastero. Il corteo degli accidiosi si chiude con due anime che gridano esempi di accidia punita. Diversi pensieri tormentano Dante, che comincia a vaneggiare, finché cade in un sonno profondo.
Domande da interrogazione
- Qual è la spiegazione di Virgilio sull'amore e le azioni umane?
- Come Virgilio risolve il dubbio di Dante riguardo alla responsabilità dell'anima?
- Cosa accade durante l'arrivo delle anime e chi è lo spirito che parla a Virgilio e Dante?
Virgilio spiega che l'amore è una tendenza istintiva dell'animo verso ciò che piace, e l'intelletto prende l'immagine delle cose esterne. L'anima si inclina naturalmente verso l'amore, ma l'uomo possiede anche la ragione per distinguere il bene dal male e guidarsi verso la virtù.
Virgilio chiarisce che, sebbene l'uomo tenda naturalmente verso ciò che gli piace, possiede la ragione e la volontà, che Beatrice chiamerà libero arbitrio, per distinguere il bene dal male e scegliere la virtù.
A mezzanotte, molte anime arrivano correndo, con due che gridano esempi di sollecitudine. Virgilio chiede indicazioni e uno spirito, l'abate di San Zeno, risponde invitando a seguire le anime, scusandosi di non potersi fermare poiché le anime degli accidiosi sono spronate a purgarsi.