Concetti Chiave
- Dante incontra Giustiniano nel secondo cielo, quello di Mercurio, dove risiedono gli spiriti operanti.
- Giustiniano racconta la sua storia, da eretico a imperatore, e il suo contributo alla riforma delle leggi.
- Descrive il trasferimento del potere imperiale a Bisanzio e il suo impegno a sostenere la Chiesa contro i Longobardi.
- Giustiniano critica sia i Guelfi che i Ghibellini per il loro rapporto conflittuale con la Chiesa.
- Si trova nel cielo di Mercurio perché il suo amore per Dio era indebolito dalla ricerca della gloria terrena.
Incontro con Giustiniano
Nel 2° cielo, quello di Mercurio, in cui si trovano gli spiriti operanti, Dante incontra lo spirito dellimperatore Giustiniano. Dante gli pone due domande: chi esso sia e perché egli si trovi nel cielo di Mercurio.
Risposta alla prima domanda
Alla prima domanda Giustiniano risponde con dei collegamenti storici: ricorda che da più di 200 anni, lAquila imperiale, cioè Roma, si era trattenuta a Bisanzio da quando Costantino vi aveva trasferito la capitale dellImpero e passando di mano in mano, il potere era passato a lui. Dice di essere limperatore Giustiniano che prima di dedicarsi alla riforma e al riordino delle leggi, fu eretico perché ammetteva che Gesù Cristo avesse solo una natura, quella divina che avrebbe poi assorbito quella umana. Successivamente, grazie allopera del Pontefice Agapito, si convertì, rifiutando leresia e da allora in poi si preoccupò soltanto della rielaborazione delle leggi, lasciando, invece il comando delle armi al famoso generale Belisario. Quindi elabora una rapida sintesi della storia romana da Enea e fino a Carlo Magno, affermando che questultimo ebbe il pregio di ripristinare le antiche glorie dellImpero romano e di difendere la Chiesa dagli attacchi dei Longobardi. E conclude la risposta alla prima domanda sottolineando come sia i Guelfi che i Ghibellini siano nemici della Chiesa: gli uni perché le oppongono la monarchia francese (= i gigli doro), gli altri perché se ne servono per motivi di parte e ne fanno un emblema di partito.
Risposta alla seconda domanda
Alla seconda domanda, Giustiniano risponde di trovarsi nel cielo di Mercurio perché, avendo operato prevalentemente per conseguire la gloria del mondo, il suo amore per Dio ne è risultato indebolito. Tuttavia, questo non ha alcuna importanza perché il premio avuto da Dio è proporzionato al merito e anche in presenza di una minor beatitudine, egli è comunque felice. Per Dante, Giustiniano è il simbolo dellimperatore ideale.
Domande da interrogazione
- Chi è Giustiniano e quale fu il suo contributo storico?
- Perché Giustiniano si trova nel cielo di Mercurio?
- Qual è la visione di Dante sui Guelfi e i Ghibellini secondo Giustiniano?
Giustiniano fu un imperatore che, dopo essersi convertito dall'eresia grazie al Pontefice Agapito, si dedicò alla riforma e al riordino delle leggi, lasciando il comando militare a Belisario. Egli sintetizza la storia romana fino a Carlo Magno, sottolineando il suo ruolo nel ripristinare le glorie dell'Impero e difendere la Chiesa.
Giustiniano si trova nel cielo di Mercurio perché, pur avendo operato per la gloria del mondo, il suo amore per Dio ne risultò indebolito. Tuttavia, egli è felice poiché il premio divino è proporzionato al merito, anche se la sua beatitudine è minore.
Dante, attraverso Giustiniano, critica sia i Guelfi che i Ghibellini, considerandoli nemici della Chiesa: i Guelfi per opporle la monarchia francese e i Ghibellini per usarla come emblema di partito.