Lincontro di Dante con Giustiniano
Nel 2° cielo, quello di Mercurio, in cui si trovano gli spiriti operanti, Dante incontra lo spirito dellimperatore Giustiniano. Dante gli pone due domande: chi esso sia e perché egli si trovi nel cielo di Mercurio.
Alla prima domanda Giustiniano risponde con dei collegamenti storici: ricorda che da più di 200 anni, lAquila imperiale, cioè Roma, si era trattenuta a Bisanzio da quando Costantino vi aveva trasferito la capitale dellImpero e passando di mano in mano, il potere era passato a lui. Dice di essere limperatore Giustiniano che prima di dedicarsi alla riforma e al riordino delle leggi, fu eretico perché ammetteva che Gesù Cristo avesse solo una natura, quella divina che avrebbe poi assorbito quella umana. Successivamente, grazie allopera del Pontefice Agapito, si convertì, rifiutando leresia e da allora in poi si preoccupò soltanto della rielaborazione delle leggi, lasciando, invece il comando delle armi al famoso generale Belisario. Quindi elabora una rapida sintesi della storia romana da Enea e fino a Carlo Magno, affermando che questultimo ebbe il pregio di ripristinare le antiche glorie dellImpero romano e di difendere la Chiesa dagli attacchi dei Longobardi. E conclude la risposta alla prima domanda sottolineando come sia i Guelfi che i Ghibellini siano nemici della Chiesa: gli uni perché le oppongono la monarchia francese (= i gigli doro), gli altri perché se ne servono per motivi di parte e ne fanno un emblema di partito.