marilu1610
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Concetti Chiave

  • Giustiniano, imperatore di Bisanzio, appare a Dante e Beatrice per discutere della gloria terrena e della politica.
  • Il discorso di Giustiniano si concentra sulla storia dell'Impero Romano, dall'arrivo di Enea in Lazio al trasferimento della capitale a Bisanzio.
  • L’impero è visto come istituzione voluta da Dio per la salvezza dell’umanità, in contrasto con il disordine medievale.
  • Dante celebra l’Impero come esempio di intervento divino, opponendosi alle divisioni politiche del suo tempo.
  • Giustiniano è simbolo della funzione imperiale e dell'importanza di amministrare la legge per garantire pace e giustizia.

Indice

  1. L'incontro con Giustiniano
  2. La storia dell'Impero Romano
  3. Il contrasto con la società medievale
  4. L'autorità imperiale nel Trecento
  5. Giustiniano e la funzione imperiale

L'incontro con Giustiniano

Il beato comparso a Dante e Beatrice alla fine del canto V, tra le anime di coloro che operano il bene per ottenere la gloria terrena, risponde a Dante pieno di letizia di essere Giustiniano, imperatore di Bisanzio tra il 527 e il 565.

Nel lungo discorso che segue, il cui centro d’interesse è la tematica politica (come nei canti VI di Inferno e Purgatorio), l’accenno all’aquila imperiale diviene motivo per celebrare le secolari vicende dell’Impero.

La storia dell'Impero Romano

Giustiniano ripercorre la storia di Roma, dal mitico arrivo di Enea nel Lazio alla decisione di Costantino di trasferire a Bisanzio la capitale.

Il contrasto con la società medievale

Gli esempi di virtù e coraggio degli eroi della tradizione latina, la storia passata dell’Impero, istituzione politica voluta da Dio per la salvezza dell’umanità, contrastano drammaticamente con il disordine e la corruzione regnanti nella società medioevale, lacerata dalle violenze delle prepotenti fazioni politiche, colpevoli di essersi allontanate dai disegni divini.

L'autorità imperiale nel Trecento

Agli inizi del Trecento, l’autorità imperiale era combattuta dai pontefici, ignorata o rifiutata dalle emergenti monarchie nazionali, dai principati regionali e liberi comuni, eppure Dante nella storia dell’Impero di Rina sente l’intervento provvidenziale di Dio e perciò ne esalta gli ideali politici e religiosi come richiamo ed esempio per gli uomini di tutti i tempi.

Giustiniano e la funzione imperiale

Giustiniano diviene qui il simbolo della funzione imperiale e il poeta ne mette in luce soprattutto l’attività legislatrice: non c’è compito più importante che amministrare correttamente la legge, per assicurare agli uomini pace e giustizia.

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