Concetti Chiave
- Nel Canto III, Dante arriva all'ingresso dell'Inferno, sopraffatto da un sentimento di angoscia, ma viene rassicurato da Virgilio.
- Entrando nell'Inferno, Dante sente un frastuono causato dalle anime degli ignavi, che non presero mai decisioni e sono condannati a inseguire una bandiera.
- Gli ignavi sono disprezzati da tutti i dannati dell'Inferno per la loro indecisione e sono continuamente tormentati da insetti.
- Dante arriva al fiume Acheronte, dove Caronte, il traghettatore, trasporta le anime dannate, rivolgendosi loro con imprecazioni.
- Nonostante Caronte tenti di fermare Dante e Virgilio, Virgilio afferma che il loro viaggio è voluto dal divino.
L'ingresso nell'Inferno
All'interno del canto III Dante giunge all'ingresso dell'Inferno, ed è pervaso da un senso di angoscia. Impaurito, viene confortato da Virgilio, che lo guida durante il viaggio nelle tenebre, invitandolo ad abbandonare ogni timore.
Le anime degli ignavi
Entrato nell'inferno, Dante ode un frastuono infernale. Viene informato dalla sua guida che si tratta delle anime degli ignavi che, posti dell'antinferno, non furono mai capaci di prendere una decisione e, al momento della ribellione di Lucifero verso Dio, non seppero schierarsi da nessuna delle due parti.
Essi, per questo loro comportamento durante la vita terrena, sono disprezzati da tutti i dannati dell'Inferno e sono puniti con l'obbligo di correre eternamente dietro una bandiera e continuamente punzecchiati da insetti di ogni specie.L'incontro con Caronte
Arrivato sulla sponda di un fiume, il fiume Acheronte, Dante scorge una moltitudine di anime che attende di passare all'altra sponda. Un vecchio di nome Caronte, con la barba scura e gli occhi infiammati, già descritto da Virgilio all'interno dell'Eneide, traghetta le anime da una sponda all'altra, rivolgendo ad esse numerose imprecazioni. Caronte dissuade i due personaggi, Dante e Virgilio, dal proseguire il viaggio, ma Virgilio dice a Caronte che questo viaggio deve avvenire per volontà divina.