Concetti Chiave
- Dante e Virgilio si trovano nella seconda bolgia dell'ottavo cerchio, riservata agli adulatori immersi nello sterco come punizione per contrappasso.
- Le rive della bolgia sono ricoperte di muffa a causa delle esalazioni, provocando irritazione agli occhi e al naso dei dannati.
- Dante riconosce Alessio Interminelli, un lucchese che si lamenta mentre si percuote la testa, simbolo del suo vizio di adulazione.
- Il riconoscimento di Alessio sottolinea la satira di Dante verso Lucca, dipinta come città di adulatori.
- Il termine "zucca" è usato per descrivere la testa di Alessio, alludendo alla leggerezza dei Lucchesi secondo Dante.
La Bolgia degli Adulatori
Nella II bolgia dell’ VIII cerchio, sono confinati gli adulatori, ossia coloro che in vita lodavano gli altri per ottenere vantaggi personali. Dante ne fa la descrizione nella seconda parte del canto XVIII dell’Inferno
Dante e Virgilio giungono nel punto il cui lo stretto ponte si incrocia con il secondo argine, facendo così da punto di appoggio ad un altro ponte arcuato.
Qui si odono le voci sommesse dei dannati che gemono e si percuotono. Le rive di questa seconda bolgia sono incrostate di muffa, causata da esalazioni che provocano irritazione agli occhi e al naso. Esse provengono dallo sterco in cui sono immersi i dannati, pena inferta per contrappasso.
L'Incontro con Alessio Interminelli
Fra di essi Dante ne individua uno il cui capo è talmente sporco che non riesce a capire se esso porti o no la tonsura tipica dei chierici.
L’anima, sentendosi osservata in modo insistente, si rivolge a Dante protestando. Ma Dante risponde, riconoscendolo come Alessio Interminelli, appartenente ad una nobile famiglia lucchese, che in terra vide con i capelli asciutti. All’identificazione del dannato, Dante riserva un solo verso: infatti, picchiandosi la testa, l’anima individua le cause della pena nelle lusinghe che la sua lingua non fu mai stanca di pronunciare.
Derisione dei Lucchesi
Di Alessio Interminelli non abbiamo molte notizie; si sa che era contemporaneo di Dante e che era ancora vivo nel 1295. Il suo riconoscimento è strettamente collegato alla città di Lucca e da questo elemento si può intuire come Dante volesse deridere i Lucchesi. Infatti, dal testo si capisce che, come sostengono alcuni critici, la città fosse piena di abitanti dediti allo stesso vizio di Alessio. Significativo è anche il gesto compiuto dal dannato prima di parlare (“Ed elli allor, battendosi la zucca...”: Dante adopera il termine “zucca” al posto di “testa” perché vuole sottolineare che comunemente i Lucchesi hanno le teste leggere, come la zucca quando è vuota.
Domande da interrogazione
- Qual è la punizione inflitta agli adulatori nella seconda bolgia dell'VIII cerchio dell'Inferno di Dante?
- Chi è Alessio Interminelli e quale ruolo ha nel canto XVIII dell'Inferno?
- Come viene derisa la città di Lucca nel contesto del canto?
Gli adulatori sono immersi nello sterco, una pena per contrappasso che riflette la natura delle loro azioni in vita, lodando gli altri per vantaggi personali.
Alessio Interminelli è un'anima dannata che Dante riconosce nella seconda bolgia. Appartenente a una nobile famiglia lucchese, è punito per le lusinghe che non si stancava di pronunciare.
Dante deride i Lucchesi suggerendo che la città fosse piena di abitanti dediti al vizio dell'adulazione, come Alessio Interminelli, e usa il termine "zucca" per sottolineare la leggerezza delle loro teste.