Fabrizio Del Dongo
Genius
3 min
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • I seduttori e gli adulatori sono puniti nella I e II bolgia dell'VIII cerchio, costretti a correre in direzioni opposte mentre vengono frustati dai demoni.
  • Dante riconosce Venedico Caccianemico, che cerca di nascondersi, ma alla fine ammette la sua colpa di aver ceduto sua sorella per vantaggi politici.
  • Caccianemico rivela che molti Bolognesi condividono la stessa punizione a causa della loro natura avida, illustrata con il detto locale "sipa" tra Sàvena e Reno.
  • Un diavolo interrompe il colloquio colpendo Caccianemico e ricordandogli che non ci sono donne da sfruttare per guadagni facili nell'Inferno.
  • Dante critica l'avidità dei Bolognesi attraverso le parole di Caccianemico, nonostante il rischio di inimicarsi una città che avrebbe potuto accoglierlo durante il suo esilio.

Incontro di Dante con Venedico Caccianemico - Inferno - canto XVIII

Indice

  1. Punizione dei Seduttori e Adulatori
  2. Incontro con Venedico Caccianemico
  3. Confessione di Venedico
  4. Poesia: Lamento dei Bolognesi
  5. Intervento del Diavolo
  6. Coraggio di Dante

Punizione dei Seduttori e Adulatori

Nella I e nella II bolgia dell’ VIII cerchio sono puniti rispettivamente i seduttori e gli adulatori, costretti continuamente a correre, ciascuno dei due gruppi in una direzione contraria. Sulle pareti scure della bolgia, ovunque appaiono demoni cornuti che colpiscono a frustate il posteriore dei dannati affinché essi siano in continuo movimento.

Incontro con Venedico Caccianemico

Lungo il cammino, Dante individua un’anima che gli sembra di riconoscere. Il dannato, avendo capito di essere stato riconosciuto cerca di nascondersi abbassando il volto, ma invano. Dante gli rivolge la parola con un tono aspro e lo identifica come Venedico Caccianemico. Gli chiede quale sia la colpa che lo ha condotto ad essere punito così severamente.

Confessione di Venedico

Anche se malvolentieri, il dannato risponde, ricordando alcuni aspetti del comportamento tenuto da vivo. Narra di aver offerto sua sorella alle voglie del marchese d’Este. Infatti, era fatto noto, in quel tempo (= “la sconcia novella” del verso 57), che egli avesse ceduto la sorella Ghisolabella al marchese di Ferrara per ottenere in cambio un appoggio politico e quindi un vantaggio economico. Aggiunge anche di non essere l’unico bolognese a trovarsi in questa bolgia dell’Inferno e moltissimi sono i Bolognesi a condividere la stessa pena. Termina, invitando Dante a ricordarsi come l’indole dei Bolognesi sia per natura avida.

vv. 58-63

Poesia: Lamento dei Bolognesi

E non pur io qui piango bolognese;

anzi n’è questo loco tanto pieno,

che tante lingue non son ora apprese

a dicer “sipa” tra Sàvena e Reno;

e se di ciò vuoi fede o testimonio,

rècarti a mente il nostro avaro seno.

Ed io non sono l’unico bolognese condannato in questo luogo

anzi, questo luogo ne è talmente pieno

da superare il numero di coloro che abitano

fra i fiumi Sàvena e Reno dove si dice “sipa” invece di “sia”

e se ne vuoi avere la riprova,

ricordati quanto sia avida la nostra natura.

Intervento del Diavolo

Il colloquio, però, non si prolunga oltre perché, nel frattempo, interviene un diavolo che colpisce il dannato con una frusta, apostrofandolo con la frase “Via, ruffiano! Qui non ci sono donne con cui poter guadagnare del denaro!”

Coraggio di Dante

L’invettiva di Dante nei confronti dei Bolognesi, messa in bocca a Venedico è piuttosto coraggiosa perché nel momento in cui scrive la Divina Commedia egli è in esilio e costituiva un rischio inimicarsi una città che avrebbe potuto accoglierlo. Fra l’altro sappiamo anche Dante fu anche invitato a Bologna per essere incoronato con una corona di alloro, ma egli rifiuto, forse intuendo quanto la sua presenza sarebbe stata poco gradita.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la punizione riservata ai seduttori e agli adulatori nell'Inferno di Dante?
  2. I seduttori e gli adulatori sono puniti nella I e II bolgia dell'VIII cerchio, costretti a correre in direzioni opposte mentre demoni cornuti li colpiscono con frustate per mantenerli in movimento continuo.

  3. Chi è Venedico Caccianemico e quale colpa lo ha condotto all'Inferno?
  4. Venedico Caccianemico è un'anima dannata che Dante riconosce. La sua colpa è di aver offerto sua sorella al marchese d'Este per ottenere vantaggi politici ed economici.

  5. Cosa rivela Venedico Caccianemico riguardo ai Bolognesi?
  6. Venedico confessa che molti Bolognesi condividono la sua pena nell'Inferno, sottolineando l'indole avida della loro natura, come evidenziato nel "Lamento dei Bolognesi".

  7. Come reagisce un diavolo durante l'incontro tra Dante e Venedico?
  8. Un diavolo interviene colpendo Venedico con una frusta e apostrofandolo con la frase "Via, ruffiano! Qui non ci sono donne con cui poter guadagnare del denaro!", interrompendo il colloquio.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community