Concetti Chiave
- Dante Alighieri nacque a Firenze in un periodo di lotte tra guelfi e ghibellini, e partecipò attivamente alla politica della città, criticando le classi borghesi per il loro egoismo.
- Esiliato nel 1302, Dante cercò sostegno politico a Verona e durante questo periodo scrisse opere come "De Vulgari Eloquentia" e "Convivio", riflettendo sulla decadenza dell'Italia.
- "La Vita Nova" è un'opera in volgare che esplora l'amore spirituale di Dante per Beatrice, una figura idealizzata che simboleggia la perfezione e l'elevazione spirituale.
- Nel "De Vulgari Eloquentia", Dante esalta la lingua volgare come superiore al latino per la sua naturalezza e la ritiene adatta a trattare argomenti importanti come armi, amore e virtù.
- La "Divina Commedia" è un'opera complessa e stratificata che funge da enciclopedia medievale, esplorando temi religiosi, morali e politici attraverso un viaggio allegorico nei regni dell'aldilà.
Indice
- Dante e la Firenze guelfa
- Esilio e opere di Dante
- La Vita Nova e Beatrice
- De Vulgari Eloquentia e il volgare
- La Divina Commedia: un'enciclopedia medievale
Dante e la Firenze guelfa
Dante nacque a Firenze da una famiglia della piccola nobiltà guelfa, difatti in quel periodo si disputava il confronto tra guelfi e ghibellini (guelfi, sostenitori del papa, ghibellini sostenitori dell’imperatore). Dopo il 1266 i guelfi presero il potere e guidarono la città verso un fiorente sviluppo economico. Un avvenimento particolarmente significativo fu lo sviluppo di due nuove classi sociali : la borghesia mercantile e la borghesia finanziaria cosiddetto “popolo grasso” formato dall’ alta borghesia che attirava nella sua orbita produttiva il “popolo minuto” formato da gente meno abbiente. Successivamente la formazione del popolo grasso portò alla promulgazione degli ordinamenti di giustizia nel 1293, che proibiva alle famiglie aristocratiche di essere incaricati in impegni costituzionali. Nel 1300 Dante fu eletto Priore, la massima carica cittadina durante questa carica egli era sempre più critico verso le classi borghesi che accusava di essere egoiste nei confronti del popolo. Nel frattempo si era formata una nuova spaccatura nello schieramento guelfo tra due fazioni:i Neri che volevano un espansione politica del papato in toscana, e i bianchi che sostenevano l autonomia cittadina, Dante si schierò con questi ultimi.
Esilio e opere di Dante
Nel 1302 dante venne multato ed esiliato insieme a tutti i guelfi bianchi durante questo periodo Dante si recò a Verona per cercare aiuti militari contro la corporazione nera, successivamente fu ospite dei Malaspina. In questo periodo compose il de Vulgari eloquentia (1303-1034) e il Convivio (1304-1308) dove indicò la principale causa della decadenza italiana nel 1308 l elezione a imperatore di Arrigo 7 fece destare nuove speranze per i guelfi bianchi di tornare nel loro paese,
ma l improvvisa morte dell’imperatore spense tutto in fine Dante nel 1312 si trasferì a Verona dove corresse il purgatorio e l’inferno. Nel 1315 venne deliberata un amnistia dal comune di Firenze così Dante ebbe la possibilità di ritornare in paese, ma egli rifiutò, così fu condannato a morte nel 1321 tra il 13 e il 14 di settembre morì.
La Vita Nova e Beatrice
La Vita Nova è una delle grandi opere di Dante scritta tra il 1283 al 1293 essa è scritta in lingua volgare e parla dell’amore di Dante per Beatrice Portinari l’immagine di questa donna, anche se spesso rappresentata come una persona reale è quasi certamente una figura retorica rappresentante la perfezione e l’elevazione spirituale, l amore per Beatrice in se, non ha niente di impuro in quanto i due non hanno nessun contatto sociale ne fisico in oltre Dante è sposato con un'altra donna (Gemma Donati). Quando Beatrice nel suo immaginario muore Dante è sublimato dal ricordo di lei e della certezza della sua presenza nella gloria eterna.

De Vulgari Eloquentia e il volgare
Quest’ opera viene scritta in latino tra il 1302 e il 1305 e celebra la superiorità del volgare sul latino;secondo Dante la sua superiorità è data dal fatto che essa è una lingua naturale, appresa alla nascita, senza bisogno di studio, mentre il latino è una lingua artificiale.
Dopo una lunga osservazione di tutti i volgari italiani, Dante è giunto alla conclusione che il volgare per essere una lingua perfetta deve avere essere: ILLUSTRE,CARDINALE,CURIALE,AULICA in oltre in quest’ opera vengono definite le materie che possono essere trattate con il volgare illustre (armi, amore,virtù) e i tre stili (tragico, comico ed elegiaco) la più nobile (la canzone) e lo stile adatto (l’endecasillabo)
La Divina Commedia: un'enciclopedia medievale
La commedia è un poema estremamente complesso e stratificato, è un opera di alto valore religioso, nel suo cammino infatti dante incontra tanti personaggi di varia categorie con la quale conversa di tanti argomenti dalla morale al alla politica, la divina commedia insomma è una specie di enciclopedia medievale nella quale vengono messi in evidenza tutti gli aspetti dei modi di pensare della gente di quei tempi, in oltre è anche un testo nella quale Dante riversa tutte le sue emozioni e prende posizione assegnando punizioni a papi vescovi e uomini politici la sua stesura è iniziata pressappoco nel 104 ed è terminata poco prima della sua morte. È formato da 3 cantiche formate ciascuno da 33 canti, tranne la prima che ne ha uno in più. Quindi è formata da 100 canti scritti in endecasillabi riuniti in terzine incatenate.
Domande da interrogazione
- Qual era il contesto politico e sociale di Firenze durante la vita di Dante?
- Quali furono le conseguenze dell'esilio di Dante?
- Qual è il tema centrale della "Vita Nova"?
- Qual è l'importanza del "De Vulgari Eloquentia"?
- Come viene descritta la "Divina Commedia"?
Dante nacque in una Firenze dominata dalla piccola nobiltà guelfa, in un periodo di conflitto tra guelfi e ghibellini. Dopo il 1266, i guelfi presero il potere, portando a un fiorente sviluppo economico e alla formazione di nuove classi sociali, come la borghesia mercantile e finanziaria.
Durante l'esilio, Dante cercò aiuti militari a Verona e fu ospite dei Malaspina. In questo periodo scrisse opere come il "De Vulgari Eloquentia" e il "Convivio". Nonostante l'amnistia del 1315, Dante rifiutò di tornare a Firenze e fu condannato a morte, morendo nel 1321.
La "Vita Nova" è un'opera scritta in volgare che esplora l'amore di Dante per Beatrice Portinari, rappresentata come una figura retorica di perfezione e elevazione spirituale. L'amore descritto è puro e privo di contatti sociali o fisici.
Scritto in latino, il "De Vulgari Eloquentia" celebra la superiorità del volgare sul latino, considerato una lingua naturale appresa alla nascita. Dante definisce le caratteristiche del volgare perfetto e le materie adatte a essere trattate con esso.
La "Divina Commedia" è un poema complesso e stratificato, considerato un'enciclopedia medievale che esplora vari aspetti della morale e della politica del tempo. Composta da 100 canti in endecasillabi, è un'opera di alto valore religioso e personale per Dante.