Concetti Chiave
- Dante Alighieri nacque nel 1256 in una famiglia nobile decaduta, perdendo entrambi i genitori in giovane età.
- Fu influenzato dal maestro Brunetto Latini e divenne amico di poeti fiorentini come Guido Cavalcanti.
- Beatrice, musa ispiratrice di Dante, morì nel 1290, spingendolo a scrivere "Vita nuova".
- Dante partecipò alla politica fiorentina, diventando priore e opponendosi al Papa Bonifacio VIII, che portò al suo esilio nel 1302.
- Durante l'esilio, Dante scrisse opere fondamentali come "De vulgari eloquentia" e la "Divina Commedia", morendo a Ravenna nel 1321.
Infanzia e formazione di Dante
Dante Alighieri nasce il primo giugno 1256 in una famiglia nobile decaduta. La madre muore dopo poco la sua nascita mentre il padre muore dopo il suo diciottesimo compleanno. Dante Alighieri frequenta Brunetto Latini e, grazie ad esso, si avvicina ai temi filosofici.
Vita familiare e amicizie poetiche
Nel 1285 sposa Gemmma Donati e successivamente ha due figli maschi (ma c'è la possibilità non sicura che ci sia un altro figlio maschio) ed una figlia femmina. Diventa amico di alcuni poeti fiorentini, tra cui Guido Cavalcanti e Dante da Maiano. Dante incontra una donna, Bice di Folco Portinari, che lui chiama nelle sue opere "Beatrice", cioè "colei che dà beatitudine". Nel 1290 Beatrice muore e dante viene ispirato dalla sua morte e comincia a comporre Vita nuova. Successivamente Dante decide di allontanarsi perché, probabilmente, si sente attratto da un'altra donna. Si dice anche che la causa sia il dubbio sulla sua fede cristiana.
Carriera politica e esilio
Nel 1295 partecipa alla vita politica di Firenze e si iscrive alla corporazione dei medici e degli speziali. Nel 1300 viene eletto priore (uno dei capi della fazione dei guelfi bianchi) e termina la sua attività politica. Il papa Bonifacio VIII cerca di prendere il controllo sulla vita politica della città e Dante si oppone. Viene trattenuto a Roma con l'inganno ed intanto arriva Carlo di Valois per aiutare il papa. I guelfi bianchi trionfano e Dante viene condannato nel gennaio del 1302 al confino per due anni, insieme ad altri capi di parte bianca. I suoi beni vengono sequestrati e nel marzo del 1302 viene condannato a morte. Dante entra nella fase dell'esilio da Firenze e viene ospitato dal signore di Verona e qui scrive il De vulgari eloquentia. Decide di cominciare a scrivere il Convivo, spinto da vari eventi, ma interrompe la stesura al quarto libro per dedicarsi ad un'opera nuova: la Divina Commedia. Dante chiede ospitalità a diversi signori ghibellini e viene accolto a Treviso, successivamente a Padova e nel castello di Poppi. Verso la fine del 1307 e l'inizio del 1309 si stabilisce a Lucca e scrive la maggior parte dell'Inferno e l'inizio del Purgatorio. Presso Cangrande della Scale conclude il Purgatorio e ricontrolla l'Inferno. Si trasferisce con i suoi figli a Ravenna e conclude il Paradiso poco prima di morire il 14 settembre 1321.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati gli eventi principali dell'infanzia e della formazione di Dante Alighieri?
- Quali sono stati i momenti salienti della vita familiare e delle amicizie poetiche di Dante?
- Come si è sviluppata la carriera politica di Dante e quali furono le conseguenze del suo esilio?
- Quali opere ha scritto Dante durante il suo esilio e dove ha trovato ospitalità?
Dante Alighieri nasce il primo giugno 1256 in una famiglia nobile decaduta. La madre muore poco dopo la sua nascita e il padre muore dopo il suo diciottesimo compleanno. Frequenta Brunetto Latini, che lo avvicina ai temi filosofici.
Nel 1285, Dante sposa Gemma Donati e ha due figli maschi e una figlia femmina. Diventa amico di poeti fiorentini come Guido Cavalcanti. Incontra Beatrice, che ispira le sue opere, e dopo la sua morte nel 1290, inizia a comporre "Vita nuova".
Nel 1295, Dante partecipa alla vita politica di Firenze e diventa priore nel 1300. Si oppone al papa Bonifacio VIII e viene condannato al confino nel 1302. I suoi beni vengono sequestrati e viene condannato a morte, iniziando così il suo esilio.
Durante l'esilio, Dante scrive "De vulgari eloquentia" e inizia "Convivo", ma si dedica alla "Divina Commedia". Trova ospitalità a Verona, Treviso, Padova, e nel castello di Poppi. Conclude il "Paradiso" a Ravenna poco prima di morire nel 1321.