Concetti Chiave
- Le "Rime" di Dante, scritte tra il 1283 e il 1298, raccolgono poesie d'amore e politiche in volgare.
- Il "Convivio" è un trattato filosofico e scientifico, scritto in volgare dal 1304 al 1307, per rendere accessibili le conoscenze a chi non conosceva il latino.
- Il "De Vulgari Eloquentia", scritto tra il 1304 e il 1305 in latino, elogia il volgare dimostrandone la dignità letteraria.
- Nel "De Monarchia" (1310-1313), Dante discute l'indipendenza tra potere temporale e spirituale, usando il latino per rivolgersi ai colti.
- La "Divina Commedia", un poema allegorico in volgare, è divisa in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso, completata tra il 1306 e il 1321.
Indice
Rime: Liriche d'amore e altro
- Rime: scritta dal 1283 al 1298 in volgare. Raccolta di poesie che inizia a scrivere dalla giovinezza. Si tratta di liriche d'amore, politiche, comico-realistiche e canzoni.
La Vita Nova: Un'opera giovanile
- La Vita Nova: scritta dal 1293 al 1295 in volgare
Convivio: Sapere per tutti
- Convivio: scritto dal 1304 al 1307.
Dante vuole mettere a disposizione di tutti le conoscenze del sapere umano, infatti lo scrive in volgare per fare in modo che chi non sa il latino possa comprendere e imparare. È un trattato, riguarda argomenti filosofici, scientifici e d'amore.De Vulgari Eloquentia: Elogio del volgare
- De Vulgari Eloquentia: scritto tra il 1304 e 1305 in latino perché è rivolto ai dotti e a gente di cultura. Dante vuole elogiare la lingua volgare e mostrare la dignità letteraria del volgare.
De Monarchia: Trattato politico
- De Monarchia: scritto dal 1310 al 1313 in latino. È un trattato politico che riguarda tematiche del contrasto tra re e impero. È stato scritto quando Arrigo VII scese in Italia. Dante afferma che i due poteri devono essere indipendenti.
Epistulae: Lettere di Dante
- Epistulae: significa "lettere". Sono 13 lettere scritte in prevalenza in latino, sono scritte a più persone, ma la più importante è a Cangrande della Scala. In questa lettera si parla della Divina Commedia, in particolare del significato del titolo e delle finalità letterarie che Dante si prefigge a quest'opera.
Divina Commedia: Poema didascalico-allegorico
- Divina commedia: 1306/1321. Scritta in volgare, è un poema didascalico-allegorico diviso in Inferno, Purgatorio e Paradiso. In origine si chiamava solo Commedia, poiché l'aggettivo Divina fu aggiunto da Boccaccio, che la considerò magnifica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del volgare nelle opere di Dante?
- Quali sono i temi principali trattati nel "Convivio"?
- Qual è il significato della "Divina Commedia" secondo Dante?
Dante utilizza il volgare in opere come "Rime", "La Vita Nova", "Convivio" e "Divina Commedia" per rendere accessibili le sue idee a un pubblico più ampio, dimostrando la dignità letteraria di questa lingua.
Il "Convivio" affronta argomenti filosofici, scientifici e d'amore, con l'intento di diffondere il sapere umano a chi non conosce il latino.
Nelle "Epistulae", Dante spiega che la "Divina Commedia" ha un significato didascalico-allegorico, con l'obiettivo di educare e istruire attraverso la rappresentazione di Inferno, Purgatorio e Paradiso.