Concetti Chiave
- Il movimento romantico dell'Ottocento riscopre Dante, trascurato nei secoli precedenti, attribuendogli una fama mondiale che persiste nel Novecento.
- Dante è percepito come un autore canonico e universalmente noto, ma anche come un simbolo di ricerca e sperimentazione nel contesto novecentesco.
- Dal punto di vista storico-ideologico, Dante rappresenta un intellettuale impegnato nella vita pubblica, in contrasto con la figura più distaccata di Petrarca.
- Formalmente, Dante è visto come un innovatore, con uno stile e un lessico aperti alla sperimentazione, a differenza della tendenza classicista di Petrarca.
- Il Novecento, secolo di sperimentazione, vede in Dante un modello di riferimento sia per l'impegno pubblico che per l'innovazione formale.
Indice
Riscoperta di Dante nell'Ottocento
Trascurato fra il Cinquecento e il Settecento, Dante viene riscoperto dal movimento romantico nell'Ottocento. Da quel momento la sua fama nel mondo è sempre rimasta senza contrasti. In particolare nel Novecento la lezione di Dante si è rivelata nuovamente in grado di fungere da modello, soprattutto per gli autori e le iniziative di più forte carattere sperimentale. In Dante si è riconosciuto un maestro dell'innovazione e della ricerca, così come in Petrarca un riferimento di carattere classico.
Dante: simbolo di innovazione
Per capire il significato della fortuna e della vitalità di Dante nel Novecento si deve perciò tenere ben presente questo paradosso: Dante è l'autore più canonico e universalmente noto della letteratura italiana, ma al tempo stesso è sentito quale espressione del nuovo, della ricerca, della sperimentazione. Ciò è dipeso tanto da ragioni di carattere storico-ideologico quanto da ragioni formali.
Dante e l'impegno pubblico
Dal punto di vista storico-ideologico, Dante rappresenta un tipo di intellettuale ancora impegnato nella vita pubblica e nella politica, estraneo dunque all'evoluzione della figura dell'intellettuale moderno a partire da Petrarca, che è invece separato dalla vita politica attiva e chiuso nel proprio mondo letterario. Il Novecento, secolo attraversato da diversi tentativi di nuova partecipazione degli intellettuali alla vita pubblica e alla realtà sociale, trova in Dante un modello lontano ma seducente.
Dante e la sperimentazione formale
Dal punto di vista formale, Dante presenta un lessico, uno stile e un uso degli strumenti letterari (a cominciare dal metro) ancora fortemente aperti e sperimentali; mentre a partire da Petrarca prevarrà sempre di più la tendenza alla normalizzazione, alla chiusura classicistica, al rispetto di modelli immutabili. Il Novecento, secolo segnato da una costante ricerca sperimentale, riscopre in Dante, anche da questo punto di vista, un riferimento autorevole e fertile. Si può dunque legittimamente sostenere che il Novecento intrattiene con Dante, in molti modi e diversi fra loro, un rapporto privilegiato.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo del movimento romantico nella riscoperta di Dante?
- In che modo Dante è percepito come simbolo di innovazione nel Novecento?
- Come si differenzia l'impegno pubblico di Dante rispetto agli intellettuali moderni?
Il movimento romantico dell'Ottocento ha riscoperto Dante, la cui fama è rimasta inalterata da allora, riconoscendolo come un maestro dell'innovazione e della ricerca.
Dante è percepito come simbolo di innovazione nel Novecento perché, pur essendo un autore canonico, rappresenta l'espressione del nuovo, della ricerca e della sperimentazione, sia per ragioni storiche che formali.
Dante è visto come un intellettuale impegnato nella vita pubblica e politica, a differenza degli intellettuali moderni, come Petrarca, che sono più distaccati dalla politica attiva e concentrati sul mondo letterario.