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Concetti Chiave

  • Il Convivio è un'opera di Dante Alighieri, scritta tra il 1204 e il 1308, che utilizza la struttura del prosimetro, combinando parti in prosa e in versi.
  • L'opera mira a rendere accessibili temi complessi anche a coloro che non appartengono alla ristretta cerchia dei letterati, grazie all'uso del volgare.
  • Dante intendeva creare 15 trattati, ma l'opera rimase incompiuta con un trattato introduttivo e tre volumi dedicati all'esposizione delle canzoni.
  • Il Convivio esplora vari argomenti, tra cui i quattro sensi delle scritture, le gerarchie angeliche e la dottrina della nobiltà, con una prospettiva che unisce teologia, politica e storia.
  • L'opera sottolinea l'importanza della ricerca della conoscenza e dell'esercizio della ragione come mezzi per raggiungere la certezza della fede.

Il Convivio

Il convivio fu scritto tra il 1204-1308 e presenta una struttura uguale a quella adottata nella Vita nova è formato infatti da una parte in prosa e una in versi ovvero il genere del prosimetro, costituita da liriche scritte precedentemente.

Indice

  1. Struttura e obiettivi dell'opera
  2. Trattati e canzoni filosofiche
  3. I quattro sensi delle scritture
  4. Allegorie e significati nascosti
  5. Struttura dei cieli e gerarchie
  6. Dottrina della gentilezza e nobiltà
  7. Temi centrali del Convivio

Struttura e obiettivi dell'opera

Convivio letteralmente significa “mangiare insieme” e rappresenta un banchetto, allegro.

Venne probabilmente scritto contemporaneamente o prima del De Vulgari Eloquentia. È un opera destinata a coloro che non appartengono alla ristretta cerchia dei letterati: in questa prospettiva si spiega l’uso del volgare , che può essere capito da un pubblico più ampio. Il Convivio doveva essere costituito da 15 trattati, scritti in prosa, ma con delle prose estese dette “tractate” partendo da altrettante canzoni filosofiche che sono per Dante la forma di componimento poetico più elevati; definite pure allegoriche perché il convivio si basa tutto sulla allegoria.

Trattati e canzoni filosofiche

Tra i 15 trattati uno doveva essere di carattere proemiale mentre gli altri erano dedicati al commento di altrettanti canzoni; è rimasto incompiuto, infatti risulta composto da un trattato introduttivo e da altri 3 volumi volti all’esposizione delle canzoni: Voi che ‘ntendendo, Amor che nella mente mi ragiona e Le dolci rime d’amor ch’i solia. Nel primo trattato ovvero quello introduttivo, Dante spiega che l’opera intende essere un banchetto di sapienza, al quale sono invitati anche coloro che non hanno potuto dedicarsi allo studio. Per seguire questo criterio, Dante utilizza il volgare che secondo lui può raggiungere la stessa perfezione del latino. Dante desidera innalzare alla “beata mensa dei sapienti” non solo i “baroni e i cavalieri” ma anche i “non litterati” attraverso lo strumento linguistico del volgare.

I quattro sensi delle scritture

Il secondo trattato è incentrato soprattutto sui “quattro sensi delle scritture”: letterale, allegorico, morale e anagogico. Il primo significato è “quello che non va oltre a ciò che suona la parola fittizia”. Il secondo “allegorico” è “quello che si nasconde sotto il manto delle favole ed è una verità nascosta dietro una bella menzogna”. Il terzo, quello morale deve essere scoperto. Il quarto chiamato anche “sovrasenso” consente l’interpretazione dei fatti descritti come simbolo delle realtà sovrannaturali.

Allegorie e significati nascosti

Dante qui riprende le differenze tra le allegorie dei poeti e quella dei teologi, dicendo che l’allegoria dei teologi, può essere ripresa pure nella poesia. Queste canzoni filosofiche – allegoriche Dante le riprende dal Dolce stil novo facendo un processo di limatura. Qui l’autore illustra il metodo di letteratura allegorica che utilizzerà nel commentare le liriche e inserisce un esempio, spiegando che nella canzone Voi che ‘ntendendo la donna gentile, appare come un nuovo amore in conflitto con la memoria di Beatrice, dal punto di vista allegorico invece rappresenta la filosofia, e dato che Beatrice viene descritta come una donna “gentilissima” è un gradino superiore a questa donna gentile e quindi rappresenta la “teologia”. Nel trattato si apre anche un’ampia digressione sulla struttura dei cieli e sulle gerarchie angeliche, che costituirà materia per il Paradiso.

Struttura dei cieli e gerarchie

Nel III trattato si apre un’ampia digressione sulla struttura dei cieli e sulle gerarchie angeliche, che costituirà materia per il Paradiso. Dante mette insieme tante opere riprendendo il concetto del “sinolo” ovvero l’unione di 2 cose (anima e corpo). Passando all’ essere animale il rapporto tra anima e corpo che negli esseri umani e di 50/50 negli animali il rapporto è minore, perché riconducendoci all’averroismo ovvero la tripartizione delle anime; nell’essere umani vi sono 3 anime, invece il mondo animale ne possiede 2 dato che non ha l’anima razionale, gli esseri vegetali invece ne posseggono solo 1 quella vegetativa. Questo ragionamento lo si può fare anche ascensionalmente. Dio è unicamente spirito. Gli angeli sono intermediari tra l’uomo e Dio e sono formati da spirito ma presentano anche un po’ di materia che li tiene collegati alla terra. Quindi gli angeli scendendo sulla terra elevano l’uomo ed è qui che Dante parla di Beatrice come donna angelo.

Dottrina della gentilezza e nobiltà

Il quarto trattato affronta la dottrina della gentilezza” o “nobiltà” riprendendo quindi il pensiero di Guinizzelli dove la gentilezza rappresentava la nobiltà d’animo. Essa è motivo di felicità in quanto vi risiedono le virtù morali, che indirizzano l’uomo alle virtù intellettuali. Qui è affrontato anche il tema della “monarchia universale”.

Temi centrali del Convivio

Nel convivio, dunque l’autore affronta molti argomenti, spaziando dalla teologia alla politica e alla storia. Per Dante il significato più alto dell’attività umana risiede nella ricerca della conoscenza e nel costante esercizio della ragione, che permette all’uomo di giungere alla certezza della fede.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura e l'obiettivo principale dell'opera "Il Convivio"?
  2. "Il Convivio" è strutturato come un prosimetro, con una parte in prosa e una in versi, e mira a essere un banchetto di sapienza accessibile anche a chi non appartiene alla cerchia dei letterati, utilizzando il volgare per raggiungere un pubblico più ampio.

  3. Quali sono i quattro sensi delle scritture discussi nel secondo trattato?
  4. I quattro sensi delle scritture sono: letterale, allegorico, morale e anagogico, ciascuno con un significato diverso che va dal letterale al simbolico e spirituale.

  5. Come vengono utilizzate le allegorie nel "Convivio"?
  6. Le allegorie nel "Convivio" sono utilizzate per nascondere verità dietro belle menzogne, con un metodo di letteratura allegorica che Dante applica nel commentare le liriche, distinguendo tra allegorie poetiche e teologiche.

  7. Cosa viene discusso nel terzo trattato riguardo alla struttura dei cieli e alle gerarchie angeliche?
  8. Il terzo trattato discute la struttura dei cieli e le gerarchie angeliche, spiegando il concetto di "sinolo" e il ruolo degli angeli come intermediari tra l'uomo e Dio, elevando l'uomo verso il divino.

  9. Qual è il tema centrale del quarto trattato sulla dottrina della gentilezza e nobiltà?
  10. Il quarto trattato affronta la dottrina della gentilezza o nobiltà, associandola alla nobiltà d'animo e alla felicità derivante dalle virtù morali e intellettuali, e include anche il tema della monarchia universale.

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