Vacanze di Pasqua: come prepararsi al meglio per un esonero

Ansia da esonero? Tranquilli, ci siamo passati tutti almeno una volta: si tratta solo di pazienza calma e organizzazione. Se avete seguito le lezioni in modo continuativo sarete sicuramente in grado di prepararvi adeguatamente per le prove. Se non dovesse essere così, ricordatevi che in ogni caso questo tempo non sarà sprecato, anzi! Sarà solo lavoro già svolto quando dovrete preparare l’esame finale. Riassumendo quindi, è sempre meglio tentare che rinunciare in partenza! Per aiutarvi nella preparazione, vediamo insieme alcune linee guida per preparare gli esoneri durante le vacanze.

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Come organizzare lo studio

Come prima cosa, dovete tenere a mente che gli esoneri sono delle possibilità in più che vi vengono date per “spezzare” il programma in due parti così da alleggerire il carico dell'esame finale. Molto spesso questi ultimi vengono svolti dopo le vacanze di Pasqua, ed è per questo che bisogna sfruttare questo periodo per rimettersi in pari con la mole di studio arretrata. In sette giorni non si può studiare tutto, ma si possono sicuramente rivedere gli argomenti più importanti necessari per il superamento della prova. Dovrete quindi “sacrificare” i passaggi non fondamentali e i dettagli superflui per dare spazio ai concetti chiave dell’esame. Detto questo potete procedere con l’organizzazione: dividete gli argomenti per i giorni e assicuratevi di specificare quali pagine studiare o quali approfondimenti volete affrontare entro il giorno dopo. Le vacanze in ogni caso servono anche a ricaricarsi: concedetevi dei momenti per staccare dai libri e passare del tempo con la vostra famiglia.

Eliminare le distrazioni

L’obiettivo collettivo, è quello di studiare meno possibile ottenendo i maggiori risultati. Sembra impossibile, ma il segreto per ottimizzare il vostro tempo è fondamentalmente uno solo: la concentrazione. Sono quindi da evitare tutte le distrazioni che possono farvi perdere minuti preziosi, come ad esempio rumore, telefono e soprattutto, i social. Anche qui la tecnologia ci viene in soccorso: esistono delle app apposite per “bloccare” il vostro cellulare per un periodo di tempo limitato.

Concedersi delle pause

Le pause sono importanti proprio quanto lo studio. Se non ci prendiamo un attimo per assimilare quanto studiato, rischieremo di ricordare molto poco rispetto a quanto avremmo potuto facendo delle semplici pause. Non parliamo di ore, ma di pochi minuti. Un metodo efficace sperimentato da molti studenti, soprattutto universitari, è il metodo del pomodoro. Questo nome bizzarro deriva dalla forma del timer da cucina che l’inventore di questa tecnica usava quando era uno studente universitario. In breve, si tratta di impostare il timer mano a mano che si studia, per stabilire pause e tempo di lettura. Ma quali sono le proporzioni? Si tratta di 25 minuti di studio e 5 minuti di pausa per quattro ripetizioni. Finito questo set (costituito appunto da quattro pomodori) ci si può concedere una pausa più lunga di 15/20 minuti. Le pause regolari permettono una migliore assimilazione dei concetti a lungo termine.

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Susanna Galli