Università: come studiare senza imparare a memoria?

In molte facoltà la sessione invernale si è conclusa o sta per terminare e lasciare il posto alle lezioni del secondo semestre. Anche se la sessione estiva dista ancora qualche mese, uno degli errori più frequenti fra gli studenti è quello di considerarla abbastanza lontana da non avere bisogno di studiare durante il semestre.

In realtà, pensieri come questo sono quelli che determinano lo studio mnemonico a ridosso degli esami, distogliendo gli studenti da uno studio più serio e profondo durante i semestri. Ogni sessione di esami infatti è solitamente contrassegnata da più esami con diversi CFU, disposti in modo da equilibrare il carico di studio durante l'anno accademico.
Come studiare allora materie diverse in poco tempo, riuscendo a raggiungere una buona preparazione in tutte? Studiare senza fretta e con largo anticipo è un ingrediente importante ma non certo l’unico poiché è assolutamente fondamentale acquisire un corretto metodo di studio che sia più adatto ad ognuno e che escluda categoricamente lo studio mnemonico. Studiare a memoria infatti richiede sempre uno sforzo molto faticoso ma poco utile e produttivo poiché denota la mancanza di comprensione degli argomenti rendendo quindi molto fragile la propria preparazione complessiva.
Ecco allora qualche consiglio per evitare di rendere inutile il tempo e la fatica spesi nello studio universitario.

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Studia senza forzature

Lo studio, come ogni attività che richiede un serio impegno, necessita della giusta predisposizione e serenità mentale per riuscire a mantenere alta la concentrazione, necessaria per comprendere gli argomenti che successivamente saranno consolidati. Per approcciarsi al meglio allo studio è importante infatti avere una buona dose di motivazione e di curiosità verso la materia che si sta affrontando. Anche se lo studio è un lavoro che richiede sempre impegno è importante pensare ai risvolti più positivi e interessanti della materia per ricaricarsi di quella positività che fa sentire meno il peso della fatica.
Se hai abbastanza tempo per prepararti, non forzarti a studiare se sei stanco, assonnato e deconcentrato poiché rischieresti solo di buttare il tempo fissando le parole sulle pagine senza imparare nulla.

Dilaziona le ore di studio nella giornata

Durante le sessioni di esami il tempo dedicato allo studio solitamente aumenta molto rispetto al periodo in cui si svolgono le lezioni di ciascun semestre, per questo è importante studiare con largo anticipo. Anche durante i semestri, non è sempre facile ritagliarsi un po' di tempo e concentrarsi sui libri poiché sono sempre molte ore spese a seguire le lezioni. Per non sovraccaricare eccessivamente la mente di molte e diverse informazioni in un tempo limitato, è preferibile quindi dilazionare le ore di studio durante la giornata. Per rendere lo studio davvero efficace è infatti sconsigliato studiare per troppe ore consecutive; una buona strategia di apprendimento consiste invece in una distribuzione diluita delle ore di studio in una giornata, ben distanziate le une dalle altre.
Procedendo in questo modo e chiudendo i libri dopo aver concluso una sessione di studio, verrà incrementato lo stimolo ad apprendere anche le materie più ostiche.
Se non è possibile attuare una strategia di studio dilazionato perché si ha poco tempo a disposizione, è comunque importante prendersi qualche piccola pausa per consentire al cervello di riposarsi fra una sessione di studio e l’altra. In questi casi, il tempo minimo consigliato per una pausa è di 15 minuti fra un’ora e l’altra.

Sfrutta la memoria visiva

Per gli studenti che tendono più facilmente a disperdere l’attenzione, soprattutto durante la preparazione di esami difficili e poco interessanti, esercitare la memoria visiva è sicuramente una delle strategie di studio più indicate. In questo caso, fare qualche piccolo disegno o scarabocchio tra le righe o gli spazi bianchi degli appunti può essere un modo per incrementare la concentrazione e stimolare la memoria visiva.

Prima la comprensione, poi la memorizzazione e il ripasso

Per evitare di studiare in modo mnemonico e quindi sterile, è importante impostare un metodo di studio corretto sin dal primo approccio alla materia e ai manuali in programma. Il primo passo per riuscirci è quello di leggere con attenzione e in modo progressivo il materiale di esame e i relativi appunti, riconoscendo per ogni diverso argomento e capitolo gli elementi più rilevanti e quelli invece più marginali che possono essere trascurati.
La prima fase dello studio si concentra dunque su una lettura attenta e approfondita che individua, anche attraverso sottolineature , i concetti da ricordare e quelli da scartare. Durante questa fase alla lettura deve necessariamente affiancarsi la comprensione degli argomenti che si affrontano. Dopo aver esaurito la lettura approfondita dell’intero materiale del programma di esame, si può procedere con la seconda fase che è quella della memorizzazione. In questo caso, però, non si tratta di un banale e inutile sforzo mnemonico poiché presuppone una comprensione profonda degli argomenti, fondamentale per ricordare le informazioni e i concetti e per saperli contestualizzare e collegare fra di loro.
Dopo aver studiato e memorizzato l’intero materiale di esame, è possibile perfezionare la propria preparazione arricchendola di dettagli che sicuramente saranno utili per definire il voto finale e alzarne così la media.
A questo punto, l’ultimo passo prima dell’esame riguarda il ripasso conclusivo che deve estendersi su tutti gli argomenti appresi, capiti, memorizzati e perfezionati. Si tratta infatti della fase finale che deve essere svolta a ridosso dell’esame.

Assegna il giusto rilievo agli argomenti

Come già anticipato, sin dal primo approccio al materiale di studio, è importante saper selezionare le molte informazioni, assegnando a ciascuna il giusto peso non solo singolarmente ma anche all’interno di un sistema più complesso di riferimenti e collegamenti con altri argomenti della materia.
Come riuscire però a ricordarle in modo omogeneo? Molti studenti ricorrono alla ripetizione continua degli stessi concetti come strategia di memorizzazione ma spesso i risultati che raccolgono sono scarsi rispetto al tempo e allo sforzo impiegati in questo tipo di tecnica.
Per raggiungere una preparazione soddisfacente, ancora una volta è consigliato sfruttare la memoria visiva: le informazioni principali possono essere infatti facilmente distribuite in schemi e mappe concettuali che non necessariamente devono essere scritte su un foglio ma possono anche essere semplicemente immaginate. Con un po’ di esercizio è infatti possibile costruire mentalmente schemi e mappe, inserendo in ognuna le informazioni più rilevanti da ricordare in sede di esame.

Trova sempre una logica in quello che studi

Per ricordare determinate informazioni in una precisa sequenza (ad esempio formule matematiche o dati di diverso tipo) sono molto utili strategie di apprendimento finalizzate a ricercare una determinata etichetta logica nascosta dietro a una serie di lettere o numeri. Per riuscire in questo compito apparentemente difficile, basta assegnare un determinato significato a ciascuna lettera o numero. Ad esempio, per ricordare le lettere di un nome puoi ripetere o inventare una frase formata da parole che iniziano con le medesime lettere, procedendo nello stesso modo anche per le serie numeriche.
Attraverso questo espediente, anche le sequenze di lettere e numeri più astruse saranno semplici da ricordare se ad ognuna avrai associato un preciso senso logico.

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