
Blackout prima di un esame? Tranquillo, è più comune di quanto pensi. Anche chi predispone un piano di studio perfetto può andare incontro ad imprevisti del genere. I classici vuoti di memoria, possono essere davvero fastidiosi, ma è importante non lasciarsi scoraggiare e farsi prendere dal panico. Come? Prova a seguire i nostri consigli e vedrai che riuscirai a recuperare la memoria in poco tempo.
Indice
Distribuire lo studio nel tempo
Il modo migliore per non dimenticare ciò che si è studiato è distribuire lo studio nel tempo. Chi prepara gli esami universitari in anticipo e ripassa a intervalli regolari rafforza le connessioni neurali, consolidando la memoria a lungo termine. Il cosiddetto “studio matto e disperatissimo” delle ultime 48 ore, invece, crea solo stress e affatica la mente, rendendo più difficile ricordare le informazioni.
Un metodo di studio efficace per la memoria prevede:
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sessioni brevi ma costanti (25-50 minuti con pause regolari),
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ripassi programmati ogni 2-3 giorni,
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comprensione dei concetti prima della memorizzazione meccanica.
Se hai studiato con metodo, anche se ora ti sembra di non ricordare nulla, le informazioni torneranno alla mente in modo naturale durante l’esame.
Ripassare in modo strategico
Ma se il tempo stringe e devi ripassare tutto in poche ore, serve una strategia. Il modo più efficace per ricordare velocemente è utilizzare schemi, mappe concettuali e sintesi.
Rivedi un argomento alla volta, concentrandoti su parole chiave e concetti centrali. Ripeti ad alta voce e prova a spiegare l’argomento come se lo insegnassi a qualcuno: questo metodo attiva più aree del cervello e migliora la memorizzazione.
Come organizzare il ripasso il giorno prima dell’esame
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Dedica le prime ore della giornata ai temi principali.
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Nella seconda parte della giornata, ripassa solo appunti e riassunti brevi.
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Evita di affrontare argomenti completamente nuovi: non servirebbe.
Ricorda: less is more, purché ben fissato nella memoria.
Cosa fare se non ricordi nulla il giorno prima dell’esame
Può capitare di avere la sensazione di aver dimenticato tutto. In questi casi, la cosa più importante è non farsi prendere dal panico. L’ansia blocca i processi cognitivi e impedisce alla memoria di “riattivarsi”.
Ecco cosa fare se il giorno prima dell’esame non ricordi niente:
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Respira profondamente e concediti 10-15 minuti di pausa completa.
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Rileggi le sintesi e concentrati sulle parole chiave.
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Fai brevi sessioni di autoquiz, come se stessi sostenendo l’esame.
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Visualizza mentalmente gli schemi e ripeti ad alta voce.
Queste tecniche aiutano a recuperare la memoria a breve termine e a riordinare le informazioni nella mente. Spesso basta poco per riattivare la concentrazione e ritrovare fiducia.
Allenare corpo e mente per ridurre lo stress
Non si tratta solo di studiare: il cervello lavora meglio quando anche il corpo è in equilibrio. Fare attività fisica leggera (come una passeggiata, dello stretching o una corsa breve) riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e migliora l’ossigenazione del cervello.
Inoltre, una corretta alimentazione prima dell’esame può fare la differenza. Mangia leggero, evitando cibi grassi e pesanti, e prediligi alimenti che favoriscono la concentrazione come:
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frutta secca,
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cioccolato fondente,
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pesce azzurro,
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cereali integrali.
Se ti senti teso, prova anche semplici tecniche di rilassamento prima dell’esame, come la respirazione diaframmatica o la visualizzazione positiva: aiutano a calmare i pensieri e migliorano la lucidità mentale.
Il potere del sonno e del pensiero positivo
Studiare tutta la notte è una pessima idea. Il cervello, per consolidare le informazioni, ha bisogno di dormire almeno 7-8 ore. Diversi studi dimostrano che dormire poco altera i processi di memoria e rende più difficile richiamare ciò che si è appreso.
Quindi, quanto dormire prima di un esame? Meglio sacrificare un’ora di studio in più e assicurarsi un sonno profondo e ristoratore: la memoria funzionerà molto meglio.
Infine, non dimenticare il potere del pensiero positivo. Ripetiti che sei preparato, che puoi farcela e che un vuoto di memoria non definisce il tuo valore. Un atteggiamento fiducioso riduce l’ansia e aiuta il cervello a “sbloccare” le informazioni immagazzinate.